Roma, 9 set. - (AdnKronos) - Uno sciopero nazionale dei treni non è più sinonimo di blocco della mobilità interurbana e di disagi per i viaggiatori: sempre più italiani, infatti, scelgono di condividere il viaggio. Lo confermano i dati di BlaBlaCar, la piattaforma del ride sharing che mette in contatto automobilisti con posti liberi a bordo e passeggeri che desiderino spostarsi nella stessa direzione.
Considerando solo alcune tra le principali città italiane, su BlaBlaCar ogni mese vengono pubblicate circa 2.000 offerte di passaggio per Roma, Genova, Napoli, Milano, Trieste, Padova e Bari, e altrettante sono le auto condivise in partenza da queste province. Di poco inferiore il numero dei passaggi in arrivo e in partenza da città come Brescia, Mestre, Verona e Udine (circa 1.500 al mese).
La maggior parte dei viaggi, la cui lunghezza media e di 340 km, collega tra loro le grandi città, oppure le grandi città con le aree in cui il trasporto pubblico non è particolarmente comodo: sono già decine le offerte di passaggio disponibili anche per il fine settimana del 12 e 13 settembre che vede scioperare l’intera rete del personale ferroviario che coinvolgerà Trenitalia e Trenord.
Le regioni più attive nel ride sharing sono Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Veneto: il dato arriva da una ricerca realizzata dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha fotografato le abitudini degli italiani che amano condividere l’automobile per gli spostamenti superiori ai 100 km.
Dalla stessa ricerca è emerso che viaggiatore italiano in ride sharing ha un’età media di 31 anni (il 76% degli utenti si colloca nella fascia tra i 18 e i 40 anni, mentre il 16% ha un’età compresa tra i 41 e i 50 anni). Il 21% dei ride sharer italiani è costituito da studenti e ben il 71% è composto da lavoratori attivi: entrambe le categorie nei fine settimana sono solite spostarsi per rientrare nella città di origine per rivedere la famiglia e gli amici.
É il risparmio la leva principale che spinge conducenti e passeggeri a prediligere il ride sharing rispetto ad altre soluzioni di viaggio. Importantissime sono anche la comodità offerta dall’automobile, che permette di raggiungere con facilità e in tempi brevi anche le aree non servite da un trasporto pubblico capillare ed efficiente.
Infine, per gli utenti italiani, un’altra ragione di scelta del viaggio condiviso è la tutela ecologica. BlaBlaCar stima che negli ultimi due anni gli utenti nel mondo della piattaforma (oggi arrivati ad essere oltre 20 milioni) abbiano contribuito al risparmio di 500.000 tonnellate di carburante e 1 milione di tonnellate di CO2.