Ecologia

Così le radici delle piante peggioreranno gli effetti del riscaldamento globale

Le radici delle piante favoriscono i processi di decomposizione sotto il permafrost, rilasciando così immense quantità di anidride carbonica.

Sappiamo ormai senza alcun dubbio che lo scioglimento del permafrost, il suolo congelato che ricopre un quarto dell'emisfero settentrionale e che contribuisce a trattenere grosse quantità di CO2, porterà con sé l'emissione di abbastanza gas serra da contribuire in maniera significativa al riscaldamento globale.

Quello che ancora non sappiamo è quanto ampia sarà di preciso questa catastrofe ambientale, e ora un nuovo studio delle università svedesi di Stoccolma e Umeå pubblicato su Nature Geoscience rivela quale sarà l'impatto di uno degli effetti meno noti e considerati della scomparsa del permafrost: il cosiddetto priming effect, causato dalle radici delle piante.

Cos'è il priming effect. Lo scioglimento del permafrost, un fenomeno che avviene in superficie tutte le estati ed è ulteriormente in crescita per l'aumento delle temperature globali, crea nel suolo le condizioni ideali per la crescita delle piante; in più, un suolo che si risveglia dopo essere rimasto a lungo congelato si popola anche di quei batteri e microrganismi che contribuiscono a dargli vita. Tutto questo ha un costo in termini di CO2: i microrganismi respirano e ne emettono una certa quantità, e ricavano, dalle radici delle piante, zuccheri che a loro volta servono per decomporre ulteriore materia organica. Il risultato è che la vita sotterranea di batteri e radici produce CO2, e in una quantità spaventosa: stando alle stime dello studio, parliamo di 40 miliardi di tonnellate da qui al 2100.

40 miliardi in più. Questa cifra va aggiunta a quella che già era stata calcolata per lo stesso periodo di tempo, cioè un valore compreso tra 50 e 100 miliardi di tonnellate di CO2 che verrà liberata in atmosfera in seguito allo scioglimento del permafrost – che da solo trattiene più anidride carbonica di quanta ce ne sia nelle piante e nell'atmosfera messe insieme.

Il nuovo totale corrisponde al 25% di tutto il "carbon budget" dell'umanità, cioè della quantità di emissioni di CO2 che possiamo permetterci prima che le temperature globali aumentino di più di 1,5 °C. In altre parole, se prima pensavamo di avere un grosso problema, questo nuovo studio ci dice che è il problema è grosso circa il doppio di quanto pensassimo.

31 luglio 2020 Gabriele Ferrari
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us