di Peppe Croce
La multinazionale delle bevande lancia, insieme al fondatore dei Black Eyed Peas, il marchio Ekocycle. Produrrà gadget con materiali riciclati. Coca Cola diventa eco?
"Coca Cola si impegna per l'ambiente o per la propria immagine?"
Ekocycle -
will.i.am
diffondere la cultura del riciclo dei materiali
Green non è cool - Sulla attuale scarsa attrattiva dei prodotti realizzati con materiali riciclati, will.i.am ha le idee molto chiare: «Se pensi a questi prodotti oggi, nessuno di loro è cool. Dobbiamo mettere un po' di sensibilità artistica e modaiola in questa tecnologia così da trasformare una bottiglia in qualcosa di figo». Una vera e propria - e anche apertamente dichiarata - operazione di immagine nella quale Coca Cola ha intenzione di spendere circa un milione di euro in cinque anni. I prodotti realizzati saranno di alta gamma: il primo è una cuffia firmata dal rapper Dr.Dre che verrà venduta a 349 dollari.
Greenwashing? - Conoscendo il mestiere che fa Coca Cola, però, tutto ciò puzza un po' troppo di greenwashing. L'impressione è che, più che l'ambiente, il marchio delle bibite voglia aiutare la sua immagine dandosi un tono green grazie all'appoggio ai materiali riciclati. Il che fa a pugni, per esempio, con la tendenza sempre più diffusa negli Stati Uniti a rifiutare del tutto le bibite in bottiglia usa e getta - basti pensare al movimento "Ban The Bottle" che sta spopolando nei campus universitari - in favore della vecchia bottiglia di vetro riutilizzabile. Se Coca Cola avesse voluto davvero far bene all'ambiente, avrebbe potuto riempire l'America e il mondo di distributori rossi di bibite sfuse. Per non parlare, poi, delle pesanti accuse di inquinamento che la multinazionale riceve in paesi lontani dai media occidentali. In India, per esempio, Coca Cola Company è stata condannata a pagare 352 milioni di dollari di risarcimento a una comunità locale per aver prosciugato e inquinato la falda acquifera con una delle sue fabbriche. (sp)