In una Giornata della Terra resa ancora più importante dalla parziale ratifica degli accordi sul clima di Parigi, abbiamo intervistato alcuni esperti per fare il punto su cambiamenti climatici, emissioni serra, riciclo di materiali inquinanti e previsioni meteorologiche.
L'incontro si è svolto al Teatro Lauro Rossi di Macerata, in occasione della tappa marchigiana di Panorama d’Italia, l’iniziativa “on the road” grazie al quale stiamo parlando di scienza in varie città della Penisola.
Catturare le emissioni. Chiara Boschi, oceanografa e ricercatrice dell'Istituto di geoscienze e georisorse (Igg-Cnr) di Pisa, ha spiegato come funziona uno strumento - non privo di rischi - per abbattere i livelli atmosferici di CO2 in atmosfera: il sequestro geologico di questo gas, ossia il suo stoccaggio in alcuni tipi di rocce esenti da fuoriuscite.
Alcune di queste rocce, le serpentiniti, riescono a trasformare l'anidride carbonica in altri minerali (carbonati), mediante un processo chimico naturale. Le potenzialità sono notevoli: il CNR ha stimato che soltanto con le serpentiniti toscane, si potrebbero assorbire 200 anni di emissione di anidride carbonica italiana.
Una seconda chance. Delle possibilità offerte da un altro materiale che, disperso in ambiente, è dannoso, ha parlato Luigi De Rocchi, responsabile Studi e Ricerche del Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo (COBAT): insieme al CNR, sta lavorando allo studio di un processo industriale per riciclare e rimettere nel circolo economico le batterie al litio, sempre più diffuse con il boom di smartphone e di auto elettriche.
L'economia lineare - il principio per cui si utilizza qualcosa e poi la si getta via - non è più sostenibile: occorre passare a un'economia circolare, in cui i beni sfruttati sono rimessi in uso, e la nostra impronta ambientale si riduce.
Dentro alle previsioni. Guido Guidi, tenente colonnello dell'Aeronautica Militare e volto noto del meteo in TV, ha illustrato l'importanza della conoscenza della morfologia del territorio nella comprensione dei fenomeni meteorologici locali.
Ha chiarito che gli effetti sul meteo dei cambiamenti climatici saranno visibili su una scala temporale più ampia di quella contingente, e ha spiegato perché le previsioni meteo non sono infallibili al 100%: due terzi del pianeta sono ricoperti d'acqua, e manca una rete di stazioni meteorologiche capillari. Stiamo supplendo a questo deficit di informazioni con la tecnologia satellitare.
Infine ci ha portati su un osservatorio meteorologico virtuale con la realtà virtuale, e ha spiegato una particolarità climatica di Macerata: il Garbino, un vento umido e caldo di ricaduta generato dalla presenza degli Appennini che schermano la città dai fronti freddi occidentali.
Dalla Terra... allo Spazio. Domani alle 10:30, a Macerata e in diretta sulla nostra pagina Facebook, incontreremo l'astronauta dell'ESA Umberto Guidoni e Giuseppina Pulcrano, dell'Agenzia Spaziale Italiana, che ci spiegheranno come si diventa astronauti.