Roma, 27 nov. - (AdnKronos) - Tariffe pagate dai contribuenti sempre più salate ma il servizio non migliora. Lo rileva l’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che ha realizzato per il settimo anno consecutivo un’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti nel corso del 2014, prendendo come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone, con un reddito lordo complessivo di 44.200 euro e una casa di proprietà di 100 metri quadri.
In particolare il 2014 è stato l’anno della Tari (tributo servizio rifiuti): nei capoluoghi di provincia italiani le famiglie hanno pagato 290 euro in un anno, rispetto alla Tares del 2013 l’aumento medio è stato cospicuo, circa del 3,6%. Dal 2012 al 2014 l’aumento è stato addirittura del 16%. Tra i meno onerosi c’è il Molise, con i suoi 199 euro, seguono Marche ( 215) e Basilicata (221), mentre tra le regioni del sud più care ci sono la Sardegna (370) e la Sicilia (374).
La maglia nera spetta però alla Campania, che si attesta al primo posto con i suoi 423 euro. In base all'analisi condotta dall'Osservatorio le 10 città che si caratterizzano per una spesa annua più elevata sono prevalentemente al sud, la più cara è Cagliari (533 euro), mentre quelle che si caratterizzano per una spesa maggiormente contenuta sono soprattutto al Nord, al primo posto c’è Cremona con i suoi 137 euro. La principale variazione in un anno si registra invece a Enna, con un aumento del 47%.
Facendo una suddivisione dei dati per area geografica si rileva dunque una spesa ingente al Sud (333 euro), dove l’aumento rispetto al 2013 è stato del 5% (+24% rispetto al 2012); seguono le regioni centrali (292 euro) con un aumento del 6,2% rispetto al 2013 (+18% rispetto al 2012) ed infine le aree settentrionali (252 euro) con un +1,6% rispetto al 2013 (+7,7% rispetto al 2012).
Costi più salati a cui non corrisponde, secondo la coordinatrice delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva Tina Napoli, un miglioramento della qualità del servizio. “Continuiamo a chiedere, da 5 anni, l'applicazione del comma 461, art.2 legge finanziaria 2008, che prevede il coinvolgimento degli utenti nella valutazione e nella definizione del servizio”.
“Cittadinanzattiva - continua la Napoli - continuerà a impegnarsi affinché il cambiamento auspicato avvenga in tempi rapidi, sia tramite la responsabilizzazione del singolo cittadino negli abituali comportamenti di consumo e di smaltimento dei rifiuti, con la consapevolezza che ogni singolo comportamento ha un impatto nella propria comunità, sia tramite la responsabilizzazione delle istituzioni nell'applicazione del principio comunitario chi più inquina più paga, come da raccomandazione Ocse".