Ecologia

Chi ha firmato l’accordo sul clima di Parigi?

6 mesi dopo la COP21, chi ha ratificato gli accordi? Tra elezioni Usa, Brexit e diffidenze internazionali: gli impegni presi alla COP21 restano per ora solamente buoni propositi.

La grande conferenza tenuta a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015 ha portato a un accordo globale che tende a limitare l’aumento della temperatura media terrestre a 2 °C (facendo tutti i tentativi possibili per rimanere entro 1,5 °C).

Al di là dei proclami, però, l’accordo prevedeva che le misure avrebbero dovuto avere inizio solo trenta giorni dopo che almeno 55 "parti della convenzione" (nazioni o federazioni di stati), e per almeno il 55% delle emissioni totali di gas a effetto serra, avessero firmato il trattato. Finora però le nazioni che hanno ratificato e firmato l’accordo sono solo 19 (come si vede in questa pagina del World Resources Institute), e tra di esse non ci sono i cosiddetti “grandi emettitori” come Cina, Stati Uniti e India.

Hanno firmato stati composti da piccole isole oppure molto poveri, come Tuvalu, Barbados, Fiji, Maldive, Palestina. Ad essi si sono aggiunti la Norvegia e la Francia, anche se quest’ultima firma è necessariamente legata al resto della UE.

Il totale delle emissioni di questi primi Paesi firmatari è... 0,2%!

Perché questo stop? La maggior parte degli altri Paesi che hanno già aderito il 22 aprile di quest’anno non hanno ancora firmato per una serie di ragioni, da politiche a procedurali. Gli Stati Uniti, per esempio, sono in un periodo di stallo perché il presidente Barack Obama è agli ultimi mesi del suo mandato, e secondo alcuni analisti politici non vuole fare niente che possa irritare gli elettori di Hillary Clinton, candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti. In più, Cina e Usa sono stretti in un balletto di precedenze, per cui gli uni firmano solo in contemporanea (o quasi) agli altri.

Un recente annuncio congiunto Usa-India ha reiterato la volontà della nazione asiatica di ratificare l’accordo per la fine dell’anno, anche se può sempre ritirarsi nel caso disapprovi il comportamento di altre nazioni. Nell’Unione Europea è in corso la grande discussione sulla Brexit, anche se il Segretario di stato all’energia del Regno Unito ha assicurato che il Paese non cambia gli impegni che riguardano il cambiamento climatico e l’energia. Nonostante le posizioni negazioniste dei Conservatori.

Troppo poco, troppo tardi. Intanto la scienza del global warming continua a mettere in guardia i politici. Sulla rivista scientifica Nature è uscito il 30 giugno scorso un articolo che afferma come le promesse fatte dalle nazioni durante la conferenza di Parigi porterebbero a un riscaldamento globale catastrofico, perché non sono sufficienti a contenere l'aumento di temperatura del pianeta.

L’analisi, effettuata da una serie di studiosi europei, parte da dieci importanti studi sull’effetto dei proclami dei politici, e giunge alla conclusione che con le condizioni dell'accordo di Parigi la temperatura del pianeta alla fine del secolo sarà aumentata da 2,6 a 3,1 °C.

6 luglio 2016 Marco Ferrari
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us