Diossina è il nome comune di una sostanza tossica, la tetraclorodibenzo-p-diossina (Tcdd), formata da cloro, carbonio, idrogeno e ossigeno. Insolubile in acqua, è resistente alle alte temperature e si decompone grazie alle radiazioni ultraviolette in un processo che può durare centinaia di anni. L’incenerimento dei rifiuti che contengono cloro (alcuni tipi di plastica o la carta sbiancata chimicamente) emette diossina: per legge gli inceneritori devono usare speciali filtri. La soglia massima di tollerabilità è stata infatti fissata dall’Organizzazione mondiale della Sanità in un trilionesimo di grammo al giorno per kg di peso: 8 milionesimi di g per kg causano malformazioni ai reni e al palato nei feti. La diossina, in alte dosi, provoca anche cloracne, una malattia della pelle con pustole su tutto il corpo.