Sei miliardi nel mondo, spesso più di uno a testa: se la presenza di cellulari nelle nostre tasche diventa sempre più capillare, con la rapida avanzata degli smartphone (1,2 miliardi stando alle più recenti analisi di traffico dati) sono sempre di più i vecchi telefonini abbandonati nei cassetti o lasciati a prender polvere sugli scaffali. Che fare degli apparecchi ormai fuori moda che girano nelle nostre case? Ci sono diverse possibilità.
Un incrocio tra un cassonetto e un bancomat, ecoATM - già in uso nei negozi di elettronica di molte città americane - è un bidone fornito di un grande touch screen che riconosce il modello e la marca dei vecchi cellulari, ne verifica il funzionamento (tramite un cavetto) e formula un'offerta al proprietario. Se questo accetta, vengono erogati i dollari, previa presentazione di un documento (per evitare la diffusione di truffe).
Partiamo dalla fine, cioè dall'ultima carta da giocare se proprio non avete voglia di sfruttare il vecchio telefono diversamente. Il cellulare non è un rifiuto qualunque ma fa parte dei RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e come tale non va gettato nell'indifferenziata, ma portato in uno dei centri di raccolta del proprio comune o riconsegnato - se acquistate un nuovo telefono - al negoziante che dovrebbe garantire il ritiro gratuito. I vari componenti dei telefonini contengono sostanze dannose per l'ambiente in caso di dispersione come zinco, litio, piombo, nichel, plastica e cadmio: un corretto conferimento è quindi necessario.
Gli smartphone saranno anche più "intelligenti" ma senza dubbio sono più delicati e basta un problema al software per mandarli ko. Tenere in casa un apparecchio di emergenza, con tutti i numeri necessari salvati in rubrica, può risultare utile nel caso il nuovo cellulare vi lasciasse a piedi.
La più strana cover per smartphone che abbiate mai visto
Batteria e caricabatterie sono spesso riutilizzabili, se il nuovo smartphone è di una marca e di un modello compatibile al suo predecessore. Tenete da parte queste componenti, potrebbero tornarvi utili in caso di smarrimento o guasto di quelle nuove.
Il cellulare con etilometro incorporato
Un nipote che ha l'età giusta per il cellulare ma pochi risparmi per permettersene uno. Il nonno che ha bisogno di tasti grandi per vedere meglio il numero. I centri accoglienza o le parrocchie di quartiere. C'è sempre qualcuno a cui il telefono che non volete più (solo se in buono stato) farebbe comodo.
Spesso le catene di negozi di elettronica e, a ciclo, anche alcune compagnie telefoniche, organizzano campagne della durata limitata per la raccolta degli apparecchi dismessi, che possono tradursi in sconti sull'acquisto di un nuovo telefono. Esistono siti web come il Celluvale (www.ilcelluvale.it) o Compro Cellulari (www.comprocellulari.it) che permettono di vendere, permutare, valutare, o riparare cellulari usati fornendo all'utente la quotazione dell'usato per ciascuna marca di telefonino presente sul mercato.
Tramite alcuni di questi servizi online si può scegliere di destinare il controvalore dell'apparecchio in beneficenza: sul sito Cellulari per beneficenza si trovano le istruzioni per donare il proprio telefono e trasformarlo in fondi destinati alle associazioni no profit elencate in home page (tra le altre Terres des Hommes, Terra Nuova, Coopi): viene donato l'80% del valore stimato per ogni modello. Navigando sui siti delle associazioni aderenti (qui un elenco) si possono localizzare anche i punti vendita in Italia che ospitano appositi bidoncini destinati alla raccolta degli apparecchi dismessi.