Ecologia

Inaugurato un impianto che cattura l’anidride carbonica e la trasforma in prodotti utili

Un'industria chimica del Regno Unito ha inaugurato il primo impianto per catturare e riutilizzare l'anidride carbonica su scala industriale. Ecco come.

Sono tanti i lavori scientifici che sostengono la necessità di catturare l'anidride carbonica presente in atmosfera per mitigare i suoi effetti sul clima. La strada principale è quella di ridurre se non azzerare le emissioni di questo gas, ma che cosa fare con l'anidride già presente in atmosfera? Nel Regno Unito è stato varato un grande progetto che ha l'obiettivo di catturare l'anidride carbonica prodotta dalla grande azienda chimica Tata Chemicals Europe: qui il gas sarà riconvertito in  bicarbonato di sodio, uno dei prodotti più utilizzati nell'industria farmaceutica e nell'emodialisi.

Il nuovo impianto è stato costruito a Norwich, nel nord dell'Inghilterra, e catturerà 36.000 tonnellate di anidride carbonica all'anno - con l'obiettivo di arrivare a 40.000. Si tratta di circa l'11 per cento delle emissioni dell'impianto chimico. «Il progetto dimostrativo è costato 16,7 milioni di sterline e anche se abbiamo avuto un aiuto governativo di 4,2 milioni di sterline l'impegno da parte dell'azienda è stato notevole», ha dichiarato Martin Asdcroft, di Tata Chemicals Europe: «l'obiettivo è quello di ridurre l'anidride carbonica in atmosfera senza necessariamente deindustrializzare il nostro Paese».

Il processo prevede di catturare anidride carbonica dalla centrale elettrica a gas dell'azienda. Questa non viene immagazzinata: viene invece purificata, compressa e ridotta allo stato liquido, per poi venire utilizzata nella produzione di bicarbonato di sodio. «In questo modo - spiega Asdrcroft - produciamo la nostra materia prima evitando di acquistarla, come abbiamo fatto finora».

I timori iniziali riguardavano la qualità dell'anidride carbonica catturata: si temeva infatti che non sarebbe stata sufficiente per l'utilizzo nell'industria farmaceutica: il bicarbonato di sodio ottenuto – un composto chimico la cui formula è NaHCO₃ (ossia sodio, idrogeno, carbonio e ossigeno) – ha dimostrato invece di essere valido in emodialisi, come ingrediente per controllare l'acidità di alcune compresse farmaceutiche e come elemento base per alcuni prodotti dell'industria alimentare.

CI SONO ANCHE critiche. Tutto positivo dunque? Non proprio. Una critica arriva da Stuart Haszeldine, un esperto di cattura dell'anidride carbonica dell'Università di Edimburgo, il quale, pur vedendo favorevolmente questo processo, sostiene che alla fine l'anidride carbonica viene comunque rilasciata nell'atmosfera: si tratta di una riduzione delle emissioni, non di una rimozione permanente e duratura. La Tata Chemicals Europe ha risposto di stare valutando la possibilità di dare il via a un secondo progetto che prevederebbe lo stoccaggio dell'anidride carbonica in un antico deposito di sale, questo sì un metodo ritenuto più efficace e definitivo.

Quello che manca, dicono i manger, è che il governo del Regno Unito decida di investire in questi processi.

18 luglio 2022 Luigi Bignami
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