A prima vista sempre un normale cartellone pubblicitario, di quelli altissimi che si vedono a chilometri di distanza, ma che unisce l’utile al dilettevole. È in grado di trasformare l’umidità in acqua potabile grazie a un sistema sviluppato dall’Università di Ingegneria e Tecnologia (UTEC) di Lima con la collaborazione di Mayo DraftFCB, un’agenzia pubblicitaria locale.
Lima è la seconda capitale più grande del mondo situata nel deserto, dopo Il Cairo in Egitto, e le sue condizioni climatiche sono molto particolari. Le precipitazioni atmosferiche, sebbene si affacci sull’oceano Pacifico, sono praticamente inesistenti - circa 10/12 mm l’anno. Gli abitanti si adattano sfruttando l’acqua dei pozzi che è, il più delle volte, sporca e contaminata. Poca pioggia, insomma, ma un livello di umidità che sfiora il 98%. Perché non sfruttarlo si sono chiesti i ricercatori dell’UTEC. E così hanno fatto.
Il cartellone pubblicitario è costituito da cinque generatori che trasformano l’umidità in acqua che viene successivamente purificata tramite filtri a carboni attivi e lampade UV antistatiche, e raccolta in cinque serbatoi. L’acqua arriva al rubinetto posizionato alla base della struttura per semplice caduta libera. L’eventuale produzione in eccesso viene conservata in serbatoi di riserva.
L’idrocartellone, dalla sua installazione circa tre mesi fa, ha già prodotto 9450 litri di acqua potabile dissetando centinaia di famiglia. La speranza è che una struttura simile sia disponibile, a breve, presso ogni villaggio peruviano (e non solo).
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