Roma, 22 apr. - (AdnKronos) - Lo chef italiano Carlo Cracco sposa la causa dei piccoli agricoltori Cambogiani e accende i riflettori sulla minaccia rappresentata per loro dai cambiamenti climatici. “La situazione è peggiorata e, se andrà avanti così, le cose si faranno ancora più dure per i contadini qui in Cambogia - dichiara Cracco - Se non riusciranno più a produrre riso, che per loro è un alimento essenziale, saranno a rischio la loro cultura, le loro tradizioni, la loro stessa vita.”
Il giudice della trasmissione Masterchef Italia partecipa alla campagna del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad) “Recipes for Change", mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alle sfide che i piccoli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo si trovano ad affrontare a causa del cambiamento climatico. Cracco si è recato in prima persona nella provincia di Kandal, nel sud della Cambogia, dove ha visitato un progetto dell’Ifad. Qui, l’impennata delle temperature e l’imprevedibilità delle piogge stanno mettendo a rischio la produzione di riso.
Il riso, che occupa quasi l’80% delle terre coltivate del distretto ed è un alimento di base in quasi tutta l’Asia, risente gravemente delle frequenti siccità e delle piogge torrenziali. Prima, i contadini di questa regione ottenevano due raccolti di riso all’anno, ora invece solo uno.
In Cambogia, l’Ifad sta aiutando circa 90.000 agricoltori ad aumentare la propria capacità di resistere e adattarsi ai cambiamenti del clima, introducendo tecnologie a basso costo e pratiche agricole più efficienti. Ad esempio, semplici strumenti come seminatrici meccaniche e impianti di irrigazione goccia a goccia contribuiscono a sfruttare al massimo i semi disponibili, assicurando che non vadano sprecati, che siano piantati alla giusta distanza l’uno dall’altro e che ricevano la giusta quantità di acqua.
Per ottimizzare le risorse a disposizione, i contadini locali vengono incoraggiati a utilizzare il letame prodotto da maiali e mucche per alimentare una vasca di fermentazione che produce sia metano da usare al posto della legna da ardere, sia fertilizzante per le colture. Viene inoltre insegnato loro a diversificare la produzione, in modo che se un raccolto viene a mancare non si trovino a soffrire la fame.
Queste pratiche hanno anche effetti positivi sul loro reddito, come spiega il responsabile della gestione dei programmi dell’Ifad nel Paese, Meng Sakphouseth: “Hanno più risorse, guadagnano di più, ottengono più raccolti e hanno un sistema produttivo maggiormente differenziato, il che li aiuta ad affrontare meglio le conseguenze del cambiamento climatico, come siccità o alluvioni”.
“Bisogna coltivare, mantenere e preservare nel tempo quello che si ha, non lasciarlo deteriorare - sostiene Cracco - Spesso non si apprezza appieno ciò che si ha, solo quando è andato perduto si dice ‘era meglio prima’. Ma a quel punto è troppo tardi.”
Carlo Cracco è uno dei tre giudici della trasmissione Masterchef Italia, il conduttore dello show Hell’s Kitchen nonché chef e proprietario del ristorante Cracco, che ha conquistato due stelle Michelin e figura nella classifica dei cinquanta ristoranti migliori del mondo.
Lo chef Cracco collabora alla campagna dell’Ifad “Recipes for Change" che fa conoscere i cibi preparati dai piccoli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo, le minacce che incombono sugli ingredienti di tali ricette a causa del cambiamento climatico e le soluzioni promosse e sostenute dall’Ifad.