Le prime città italiane vietano petardi e fuochi d’artificio in occasione dell’ultima mezzanotte dell’anno. Gli animali ringraziano. Ma anche i Pronto Soccorso, i medici e gli infermieri che lavorano a Capodanno e persino gli automobilisti.
“Il 41,7% degli italiani convive con almeno un animale domestico”
No botti, sì party - C’è grande entusiasmo tra gli amanti degli animali, e non solo, per la decisione presa da alcuni sindaci italiani di vietare l’uso di botti, bombette, miccette, petardi e fuochi d’artificio la notte di San Silvestro. In città come Venezia, Firenze, Torino e Milano gli scoppi che si sentiranno in occasione dell’ultima festa dell’anno - o della prima del 2012, se vi piace far tardi - saranno quelli che provengono dai tappi dello spumante che volano in aria sfiorando inconsapevoli lampadari e tranquilli piatti di ceramica appesi al muro.
Gli animali ringraziano - Non lo dicono, perché non possono - ma apprezzano moltissimo questa decisione soprattutto gli animali domestici, che temono i botti come poche altre cose al mondo: le orecchie di cani, gatti, criceti, rettili e praticamente di tutti gli altri animali che vivono più o meno felici nelle case degli italiani sono incredibilmente più sensibili ai rumori di quanto non lo sia il sistema uditivo dei rispettivi padroni. Poco più fortunati i pesci e gli animali da acquario, che possono contare sul potere dell’acqua di attutire i rumori.
Un italiano su due - E non si creda che siano pochi gli animali domestici che fanno compagnia agli italiani: secondo i dati contenuti nel Rapporto Italia 2011 dell’Eurispes, infatti, il 41,7% degli italiani convive con almeno un animale domestico. E sono molti quelli che ne hanno più di uno per un totale che supera i 40 milioni di fido, fuffi e nemo che saranno costretti al panico a cavallo della mezzanotte del 31 dicembre.
Sicurezza prima di tutto - C’è anche un gravissimo problema sanitario legato all’uso sconsiderato, spesso da parte di persone non preparate o addirittura bambini, dei botti a fine anno. Il bilancio della sola notte di Capodanno 2010 parla chiaro: circa 500 feriti - 44 gravi - 68 dei quali bambini sotto i 12 anni e 59 tra i 12 e i 18 anni. Ci fu persino un morto a Napoli, colpito da un proiettile vagante.
Brutta avventura - E la sicurezza dell’uomo e quella degli animali si arrivano persino a incrociare come nel caso avvenuto a Palermo, nei giorni scorsi: alcuni bambini hanno fatto esplodere un grosso petardo nei pressi della circonvallazione cittadina terrorizzando un gatto che si trovava poco lontano.
L’animale, terrorizzato, è fuggito come una scheggia proprio verso la pericolosa arteria di collegamento stradale attraversandola a gran velocità da parte a parte. Un automobilista, vedendosi il gatto sfrecciare di fronte, ha istintivamente schiacciato il freno per evitarlo rischiando di causare un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze di certo gravi, visto l’elevato traffico di auto che percorrono ad alta velocità la circonvallazione palermitana. Per fortuna non è successo niente, ma lo spavento è stato grande quanto il rischio. (sp)
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