Bari, 20 mag. - (AdnKronos) - Combustibili alternativi protagonisti a Bari, in occasione dell’incontro del comitato di indirizzo strategico Mobilità Idrogeno Italia (Mh2it). Il 23 maggio la città ospiterà l’incontro conclusivo dei lavori di Mobilità Idrogeno Italia, che con i suoi gruppi di lavoro e il comitato di indirizzo strategico, su incarico del ministero per lo Sviluppo Economico, ha lavorato alla proposta di Piano nazionale per la mobilità a idrogeno che il Governo presenterà alla Commissione Europea entro novembre, come previsto dalla Direttiva Ue sullo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi.
Entro il 2050, gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea e ribaditi durante la Conferenza sul clima di Parigi (Cop21) dovranno essere raggiunti. A tal fine, la Commissione Europea ha inserito l’idrogeno nella lista dei “combustibili alternativi”, al pari del gas naturale e dei biocarburanti.
Le vetture a idrogeno e pile a combustibile (Fcev), sono veicoli in cui l’elettricità viene prodotta direttamente a bordo, in tempo reale, attraverso una reazione elettrochimica tra idrogeno compresso e ossigeno atmosferico, senza alcuna combustione e con l’unico prodotto di scarto costituto dal vapore acqueo.
Hanno quindi la capacità di contribuire significativamente alla riduzione dei gas a effetto serra e dell'inquinamento atmosferico, col vantaggio, rispetto alle vetture elettriche a batteria o plug-in, di avere tempi di ricarica di pochi minuti e un’autonomia fino a 600 km. La Direttiva Ue lascia discrezionalità agli Stati membri in merito alla scelta di includere o meno l’idrogeno nel mix dei combustibili alternativi da indicare a Bruxelles; ma i fondi europei potenzialmente disponibili andranno ai Paesi che abbiano incluso questa tecnologia nel proprio piano nazionale.
“È una bella notizia che l’Italia stia lavorando per cogliere questa opportunità e prendere parte al progetto europeo sulla promozione dell’idrogeno tra i carburanti alternativi, dotandosi di un piano infrastrutturale per la mobilità a idrogeno all’altezza di un grande Paese come il nostro e ponendo così le basi per aumentare la competitività delle nostre imprese, dare una spinta verso l’innovazione e generare crescita economica, limitando al contempo le emissioni di anidride carbonica”, dichiara Alberto Dossi, presidente del comitato di indirizzo strategico di Mobilità Idrogeno Italia e presidente del Gruppo Sapio.
Il ruolo di Bari? La Puglia ha un surplus di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che può essere utilizzato per la produzione di idrogeno e la città potrà rappresentare uno dei primi siti nazionali dove implementare le attività previste dal piano, che prevede una prima fase di attuazione attraverso lo sviluppo di flotte aziendali pubbliche o private, che potranno rifornirsi in aree dove sorgeranno le stazioni di rifornimento.