Sono un'importante fonte di reddito, forniscono un ottimo apporto calorico e garantiscono variabilità alla dieta di molti popoli. Le banane sono il frutto più coltivato al mondo, con una produzione annua che è cresciuta da 67 milioni di tonnellate nel 2000 a 114 nel 2017 (dati FAO), e un totale globale di 5,6 milioni di ettari di terreno messo a coltura. In questo trend il clima ha avuto una parte importante, dato che per ben 21 paesi - fra i 27 maggiori produttori ed esportatori mondiali in Africa, Cina e India - le rese complessive fra il 1961 e il 2016 sono aumentate, in media, di 1,37 tonnellate per ettaro grazie a condizioni climatiche divenute più favorevoli alla crescita di questo frutto.
Uno studio condotto da Varun Varma e Daniel Bebber (dip. di bioscienze dell'Università di Exeter, UK) lancia però un allarme: se le temperature continueranno a salire, intorno al 2050 i benefici effetti del clima potrebbero ridursi di molto, soprattutto per alcuni Paesi, facendo scendere le rese a valori compresi fra 0,59 e 0,19 tonnellate per ettaro. Lo studio, pubblicato su Nature Climate Change, è il primo a fornire una stima quantitativa dell'influenza del clima sui raccolti di banane.
Analizzando i dati disponibili per 27 Paesi produttori, i due ricercatori hanno elaborato un modello per definire le condizioni ottimali per la coltivazione della banana, che naturalmente tiene conto delle temperature medie, della frequenza e dell'entità delle precipitazioni negli ultimi 56 anni. È emerso che la temperatura ottimale per le banane è di 26,7 °C, con piccole variazioni, e che alcuni stati - per esempio India e Colombia - potrebbero essere fra i più danneggiati dalle temperature in rialzo.
Oltre al caldo, i funghi. Alle preoccupazioni per il clima, c'è un altro fattore critico capace di cambiare radicalmente lo scenario dell'economia delle banane: in Sud America (che vale il 60% della produzione mondiale) molte piantagioni sono state aggredite dal Fusarium oxysporum, un fungo letale per i banani. Sulla questione i produttori preferiscono non fare troppe dichiarazioni, ma il fatto è che è a rischio l'intera produzione mondiale di banane. Se per il fungo si potrebbe forse intervenire usando la chimica o l'ingegneria genetica, per il clima la questione è però decisamente più complessa: cambiare la genetica delle banane per adattarle a temperature più elevate? Ammesso che sia possibile (e probabilmente lo è) sembra difficile poterlo fare in tempi ragionevolmente brevi, prima che il cambiamento climatico faccia il suo lavoro.