Roma, 24 giu. - (AdnKronos) - Dagli impianti di produzione alle case dei consumatori: è questa la traiettoria che l’innovazione energetica sta seguendo nei Paesi più sviluppati e anche in Italia. Un trend confermato anche dall'aumento delle start up energetiche che nel 2015 segnano un +20%. I dati sono contenuti nel rapporto di Innov-E, l'osservatorio sull’innovazione energetica di I-Com (Istituto per la Competitività), e discussi oggi alla presenza dei principali operatori del mercato energetico, delle associazioni dei consumatori e delle istituzioni.
L’edizione 2015 del rapporto è curata da Antonio Sileo, direttore dell’Osservatorio Innov-E, ed è realizzata con la collaborazione di Axpo, Cesi, Edison, Enel, Engie, E.On, Innowatio e Terna. In particolare, a maggio 2015, le start-up energetiche in Italia erano 444, pari all’11,4% delle start-up totali. Nel 2014 erano 368. Il Nord Italia ne ospita il maggior numero (59%), anche grazie a un contesto economico più favorevole e alla larga presenza di università e centri di ricerca. Il 22% è ubicato in Centro Italia e il 19% al Sud.
La prima regione del Sud è la Campania, con 228 start up. La Lombardia è al primo posto della classifica generale con 850. Segue l’Emilia Romagna con 467 unità. Il dato sulla presenza pro-capite di nuove imprese mette in luce le province minori: ad esempio, Bergamo accoglie il 5% delle start up energetiche, pur ospitando solo l’1,8% della popolazione nazionale.
I servizi rappresentano l’ambito di attività più diffuso: l’88% (392 start-up) si occupa di ricerca scientifica e sviluppo. Le start-up energetiche dimostrano una capacità di sopravvivenza in linea o di poco inferiore al complesso delle altre start-up: a maggio 2015, il tasso di mortalità si attestava su un 7,5% (9% per le altre).
Il tasso di natalità ha registrato picchi fino al 40% per le start-up energetiche attive in ambito industriale. Il settore dei servizi, più popolato in termini assoluti, vede invece la natalità al 20% circa. Il Sud presenta una natalità crescente nel tempo: 23,2% nel 2015 contro il 16,4% nel 2014.
Il Centro presenta la natalità più elevata: 30,6% nel 2015 (2,5% nel 2014). La dimensione è l’aspetto di maggiore criticità: solo il 30% delle aziende che hanno presentato il bilancio dichiara un fatturato superiore a 100.000 euro. Solo il 2% ha più di 10 addetti (per l’insieme di tutte le start up questo dato è pari al 4%).