Ecologia

Attenti all'ambiente anche a merenda, perché "Mangiando s'impara"

Al Museo Explora l'iniziativa dedicata ai bambini per imparare a prendersi cura del pianeta anche a tavola e facendo la spesa

Roma, 28 ott. - (AdnKronos) - No alle fragole spagnole e i kiwi della Nuova Zelanda, sì ai prodotti a km zero che riducono i trasporti e le emissioni di gas serra; stop a zucchine e mele tutto l’anno, meglio frutta e verdura di stagione, più nutrienti e gustosi e con meno conservanti e pesticidi; spazio al pasto 'veg' che permette di risparmiare più di 1,6 kg di Co2 e una quantità di acqua pari a 18 docce rispetto a un menù con una bistecca di manzo.

Sono alcuni dei consigli utili per prendersi cura del pianeta anche a tavola che verranno forniti agli oltre 120 studenti delle scuole primarie e secondarie che il 30 ottobre parteciperanno a “Mangiando s’impara”, appuntamento in programma a Explora, il Museo dei bambini di Roma, per scoprire come essere buoni con il Pianeta anche quando si fa merenda.

"La scuola ricopre un ruolo fondamentale nella formazione delle abitudini alimentari - spiega la responsabile dei progetti educativi di Green Cross Patrizia Pallara - D’altra parte, i bambini sono molto sensibili alle tematiche ambientali, più di noi adulti. Partecipano con grande entusiasmo e apprendono con facilità. Per questo è importante informarli che le nostre scelte a tavola possono avere un impatto negativo sull’ambiente. In questo modo gli stessi ragazzi diventano paladini della difesa del Pianeta e portatori di buone pratiche in famiglia".

L’incontro al museo si inserisce nel quadro delle iniziative di promozione del concorso nazionale “Immagini per la Terra”, progetto di educazione ambientale rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, che quest’anno ha per titolo “Per un pugno di semi” e, in linea con i contenuti dell’Expo Milano 2015, affronta proprio i temi dell’alimentazione e della biodiversità.

Ed ecco gli altri consigli che compongono il vademecum del perfetto ecologista a tavola. A scuola e a casa promuovi la creazione di un orto in giardino, in terrazza o sul balcone: oltre a essere sicuro di quello che mangi, puoi far risparmiare fino al 10% sulla spesa mensile di frutta e verdura. Niente veleni nel piatto. Se si consumano prodotti da agricoltura e allevamenti biologici, la famiglia e l’ambiente ci guadagnano in salute e sostenibilità. In un campo bio ci sono sette volte più api, merli e cinciallegre, e cinque volte più farfalle.

Andare a fare la spesa? E' più divertente a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. Un percorso di soli 5 km tra andata e ritorno con un’utilitaria a benzina produce circa 660 grammi di Co2.

Bene i gruppi di acquisto: i prodotti sono più convenienti e soddisfano i requisiti di sostenibilità ambientale e sociale. Bene anche i prodotti sfusi e alla spina: se ognuno di noi acquistasse 3 litri di latte alla spina a settimana, si risparmierebbero 7,8 kg di plastica all’anno (o circa 5,5 kg di cartone se di solito si consuma latte in brick).

I sacchetti di plastica inquinano. Ricordare sempre di portare da casa la busta della spesa. Se tutti utilizzassimo una borsa di stoffa, al posto di quella in plastica per ogni acquisto, l’Italia risparmierebbe 180mila tonnellate di petrolio all’anno. Per combattere lo spreco, mai tenere aperta troppo a lungo la porta del frigorifero, la cui temperatura va regolata in funzione delle stagioni, coprire le pentole per bollire l’acqua, installare i riduttori di flusso sui rubinetti.

Abbasso i piatti e i bicchieri di plastica: dopo averli usati per pochi minuti, rimangono nell’ambiente dai 100 ai 1.000 anni. E infine, riciclare sempre, per dare una nuova vita agli oggetti che non ti servono più.

28 ottobre 2014 ADNKronos
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