Un'Africa assetata rischia la crisi alimentare. Ecco le soluzioni proposte dagli scienziati.
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Una coltivazione sperimentale dell'ICRAF in Kenia. |
L'Africa ha sete e fame. E nel futuro la situazione è destinata a peggiorare. È questo l'allarme lanciato da un gruppo di scienziati del CGIAR (Consultative Group on International Agricultural Research).
Se i consumi d'acqua e soprattutto gli sprechi continueranno con gli stessi ritmi di oggi, si può prevedere che nel 2025 ci sarà penuria d'acqua per una persona su tre in tutto il mondo. La situazione sarà ancora più drammatica in Africa dove la produzione agricola potrebbe crollare del 23 per cento proprio a causa della scarsità d'acqua.
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Agricoltura e acquacoltura. Per questo motivo gli esperti hanno messo a punto un programma, chiamato Challenge Program on Water and Food, che ha l'obiettivo di "produrre più cibo con meno acqua", tramite l'individuazione di metodi e tecnologie ad hoc. Il progetto di ricerca esaminerà come aumentare le estensioni e la produttività dei campi di grano utilizzando meno acqua e come utilizzare al meglio le piene dei fiumi con i sistemi di acquacoltura. Inoltre si cercherà di trovare modalità multiple e diversificate per la raccolta delle acque piovane che insieme a sistemi integrati di gestione dei fiumi e bacini presenti in Africa permetterà un minor spreco d'acqua. (Notizia aggiornata il 9 dicembre 2003) |