Milano, 6 ott. (AdnKronos) - Solo a Milano sono più di 4.270 le tonnellate di oli lubrificanti usati raccolti nel 2015, circa l'8,5% delle 50.050 totali raccolte in Lombardia. Questi i dati del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (Coou), giunto nel capoluogo lombardo per la tappa di CircOLIamo, la campagna educativa itinerante sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati che in due anni (da maggio 2015 a dicembre 2016) toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani.
"Intercettiamo e riconvertiamo circa il 43-44% - spiega Franco Barbetti, direttore tecnico operativo del Coou, durante la conferenza a Milano - dell'olio immesso nel mercato italiano". Una quantità che permette di riutilizzare il 95% circa dell'olio potenzialmente raccoglibile. "La piccola parte che sfugge ancora alla raccolta - continua Barbetti - si concentra soprattutto nel 'fai da te': per intercettarla abbiamo bisogno del supporto delle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di isole ecologiche adibite anche al conferimento degli oli lubrificanti usati". A questa necessità risponde la campagna itinerante, che si impegna inoltre a compensare le emissioni prodotte nell'attraversare la penisola con interventi di forestazione in grado di assorbire la Co2.
L'iniziativa vuole portare un messaggio di sensibilizzazione che possa partire dal basso, a partire dai giovanissimi studenti delle scuole, i 'cittadini di domani'. Diverse le attività rivolte ai giovani: filmati di educazione ambientale, microconferenze e una piattaforma di gioco online denominata 'Greenleague'. "Vogliamo dare alle scuole - dice Barbetti - un messaggio ambientale che magari noi cittadini sottovalutiamo perché presi dalla quotidianità delle cose".
L'iniziativa nei comuni italiani è occasione di dialogo con le amministrazioni locali, per favorirne la dotazione degli strumenti necessari a raccogliere l'olio usato. "La campagna 'Circoliamo' è importante - dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, intervenendo alla conferenza - perché gli oli usati sono più inquinanti di quanto il cittadino pensi. Per fare in modo che il cittadino conosca e cambi i suoi comportamenti - continua Granelli - è importante fare promozione e dare l'opportunità di compiere gesti che possono sembrare piccoli ma che sono strategici per raggiungere ottimi risultati per noi e per le generazioni future".
Nato nel 1982, il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati riunisce le imprese che, anche in veste di importatori, immettono sul mercato oli lubrificanti. Il Coou coordina l'attività di 72 aziende private di raccolta e di 4 impianti di rigenerazione, raggiungendo il risultato di 167mila tonnellate di olio usato raccolto in Italia nel 2015, con un totale di 3 miliardi di euro risparmiati sulle importazioni di petrolio nel nostro Paese dal 1984 ad oggi.