di Peppe Croce
Cupertino ammette l'errore e rientra nel sistema di valutazione ambientale EPEAT, dal quale era uscita la settimana scorsa. Alla base del ripensamento, però, non c'è proprio nulla di green.
"Green come l'ambiente, Green come i dollari"
Apple ci ripensa -
voler uscire dal sistema volontario di certificazione ambientale EPEAT
Ci siamo sbagliati - Con una lettera aperta pubblicata sul sito ufficiale di Apple l'azienda ha fornito spiegazioni sui motivi del ritorno in EPEAT: "A partire da oggi tutti i prodotti Apple tornano nell'EPEAT. Dovete sapere che il nostro sforzo per proteggere l'ambiente non è mai cambiato, e oggi e forte come sempre. Apple produce i prodotti più ambientalmente responsabili del settore. Infatti, i nostri ingegneri hanno lavorato incredibilmente duro negli anni per creare prodotti sempre più amici dell'ambiente, e molti dei nostri progressi sono avvenuti in aree non ancora misurate dall'EPEAT".
A pensar male - Si fa peccato ma di solito ci si azzecca, come dice il proverbio. Uno che la pensa male è Joe Svetlik, reporter di Cnet, che fa notare come in molti uffici pubblici americani non sia possibile acquistare prodotti elettronici non inclusi negli elenchi EPEAT. Ad esempio a San Francisco, dove i dirigenti hanno ricevuto una circolare in cui si vietava loro di acquistare prodotti Apple. Ecco, allora, che tutto diventa molto più chiaro...
Problemi di Retina - Ma torniamo un attimo indietro per capire come mai è nato questo problema tra Apple e EPEAT. Tutto dipende da uno dei fattori presi in considerazione per affibbiare il bollino green ai prodotti elettronici: la facilità - o difficoltà - nel riciclarli. A causa del case Unibody, e soprattutto del Retina Display, è molto difficile smontare e riciclare i notebook di Apple. A questo punto non è escluso che l'azienda ceda qualcosa in termini di estetica pur di guadagnare qualche punto sul lato ambientale. Se non fosse così Apple, con i suoi display che non si smontano e le sue batterie affogate nel telaio, sarebbe costretta a ricevere sempre più critiche dall'EPEAT e dagli ambientalisti.