Ecologia

"No allo scioglimento della Forestale", dalla politica agli ambientalisti i contrari bipartisan

Preoccupano il futuro della tutela ambientale e del territorio ma anche l'effettiva utilità, in termini economici, del provvedimento. Il solo "cambio d'abito" potrebbe costare 12,3 milioni di euro. La soluzione più invocata, il rafforzamento del Cfs incorporando le polizie provinciali

Roma, 18 mar. - (AdnKronos) - All'indomani dell'annuncio del premier Matteo Renzi della riduzione delle cinque forze di polizia, con il Corpo Forestale dello Stato candidato alla soppressione, secondo quanto indicato nel ddl sulla riforma della Pubblica amministrazione all'esame del Senato, esplodono le polemiche. A preoccupare sono l'effettiva utilità, in termini di spending review, dell'eventuale assorbimento del Cfs in altre forze di polizia, ma anche l'impatto che questo avrebbe sulla tutela ambientale e del territorio.

I costi. Funzionamento e servizi resi allo Stato dalla Forestale, dalle missioni del personale alla gestione delle aree protette, costano circa 30 milioni di euro l'anno che, però, si compensano con i 28 milioni circa di sanzioni amministrative elevate l'anno. Una difesa della natura praticamente a costo zero ma che, con uno scioglimento del Corpo, rischia di avere costi elevati, anche impensabili. L'addio al Corpo Forestale comporterebbe infatti costi 'curiosi' da tenere in considerazione. A partire dalla divisa: il “cambio d'abito” potrebbe arrivare a costare circa 12,3 milioni di euro, calcolando 7.000 unità a cui sostituire la divisa (sulla base dei costi stimati, come risultanti dalle ultime gare d’appalto).

E il conto rischia di arrivare alla cifra di 24.590.000 aggiungendo le altre spese rese necessarie dal cambiamento: colorazione dei mezzi che dovranno essere resi conformi alla Forza di Polizia in cui confluiranno (1.700 unità, costo stimato 8,3 milioni di euro) e per la flotta aerea (2,45 milioni di euro); formazione (circa 1,54 milioni di euro).

Un progetto "assurdo dal punto di vista del risparmio e criminale per quanto riguarda la tutela del territorio e della biodiversità", commenta Michela Vittoria Brambilla (Forza Italia) che annuncia: "Ci opporremo con tutte le forze". Alfonso Pecoraro Scanio parla di "una scelta scellerata", di "follia, paradossale mentre si approva la legge sugli ecoreati"; più cauto Ermete Realacci (Pd), per il quale "se si parla di una forma di riorganizzazione dei corpi di polizia dentro alla quale mantenere la specificità del corpo forestale allora vale la pena valutare la proposta".

La deputata del Pd Giovanna Palma ammette: "io sarei contenta se, di concerto con il Governo che sta lavorando bene, il Corpo Forestale rimanesse". Era stata proprio la palma a presentare lo scorso febbraio una risoluzione, approvata dalla Commissione Agricoltura della Camera, in cui si chiedeva invece di potenziare in termini di risorse, mezzi e personale, il Corpo forestale, "unica forma di contrasto all'illecito smaltimento di rifiuti" e all'emergenza della Terra dei Fuochi.

A sottolineare proprio il ruolo fondamentale svolto dal Cfs nella Terra dei Fuochi è anche l'assessore all'Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, anche lui contrario allo scioglimento della Forestale: "Lo dico anche come sindaco di Mercato S.Severino, in provincia di Salerno, dove continuamente chiediamo aiuto al Cfs", sottolinea.

E per rimanere in tema di Regioni, il presidente del Consiglio Regionale delle Marche Vittoriano Solazzi si è fatto promotore di una mozione in Consiglio proprio contro la soppressione del Cfs "che è stata approvata all'unanimità, perché riflette la preoccupazione che stiamo registrando per un provvedimento che ci rende perplessi”.

La voce delle associazioni ambientaliste. Sciogliere il Corpo Forestale dello Stato sarebbe "un'operazione di facciata perché l'obiettivo di risparmio economico su cui si innesta è falso: non si risparmierebbe niente ma aumenterebbe il costo di alcuni servizi oggi gestiti, secondo un'economia di scala, da un unico soggetto", commenta Gaetano Benedetto, direttore Politiche istituzionali del Wwf.

“Scioglimento o accorpamento che dir si voglia, Martina vorrà davvero essere ricordato come il ministro delle politiche agricole e forestali sotto la cui responsabilità è stato di fatto cancellato il Corpo Forestale dello Stato, dopo quasi due secoli di storia?”, chiede la Lav.

"Bizzarro che, mentre il Parlamento sta discutendo la nuova normativa sugli ecoreati e dopo aver approvato la normativa contro l'importazione di legno illegale, si voglia allo stesso tempo abolire il Corpo Forestale, che ha una indiscutibile esperienza proprio nella repressione dei reati ambientali, su cui svolge, e da tempo, una intensa attività", dice Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greepeace Italia.

"Accorpare la Forestale alla Polizia di Stato è un errore gravissimo che, sebbene involontariamente, favorirà le ecomafie e tutti coloro che violano le leggi ambientali nel nostro Paese". E' il duro commento del presidente della Lipu-Birdlife Italia Fulvio Mamone Capria.

Il "No alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato" è diventato anche una petizione su Change.org: un'iniziativa individuale cui hanno aderito associazioni ambientaliste, enti e personalità pubbliche. Il primo obiettivo, molto vicino, è raggiungere quota 50.000 sostenitori per portare la campagna #SalviamolaForestale all'attenzione del governo.

18 marzo 2015 ADNKronos
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