Roma, 7 mag. (AdnKronos) - L'idea del testamento è lontana ma un giovane su tre (31%) in futuro è pronto a lasciare la propria eredità anche al di fuori della propria cerchia familiare. E' quanto emerge da un'indagine Doxa realizzata tra ragazzi e ragazze dai 18 ai 34 anni, per conto del Comitato testamento solidale di cui fanno parte importanti associazioni come ActionAid, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Amref, Telethon e Telefono Azzurro.
A prevalere tra i giovani italiani è un atteggiamento positivo e curioso, anche se 7 su 10 ammettono di non aver ancora mai sentito parlare del lascito solidale. Tra quanti hanno già informazioni al riguardo, il 46% ha scoperto dalla tv la possibilità di fare un lascito, il 38% da amici e parenti, il 22% dalla stampa ma c’è anche chi (16%) ne è venuto a conoscenza tramite i social media, segno che il tema sempre più legato a notizie di attualità, alle eredità di personaggi famosi e alle scelte sorprendenti di escludere i propri figli da parte di celebrity internazionali, è entrato nelle discussioni quotidiane di un numero crescente di under 35.
Oltre la metà dei giovani (il 56% dei casi), inoltre, non conosce il concetto di quota 'legittima' del patrimonio familiare riservata agli eredi e quindi non sono del tutto informati sui propri diritti. In prospettiva, però, 3 su 10 considerano la legittima una forma di limitazione alla libertà di scegliere a chi destinare i propri beni nel testamento. Il 31%, infatti, ha le idee molto chiare: ha intenzione di dare supporto e aiuto con un lascito anche al di fuori della propria cerchia familiare.
Tre i volti dei giovani italiani che il sondaggio Doxa delinea di fronte all’idea di lasciare agli altri parte dei propri beni attraverso le disposizioni testamentarie. A prevalere in maggioranza sono i Curiosi, una quota del 55-60% degli under 35. Considera naturale e positivo donare agli altri con un lascito (59%), non ha ancora deciso ma la trova un’opzione interessate per il futuro (55%), non teme un impoverimento nel caso la propria famiglia destinasse una quota del patrimonio in beneficenza (60%) e vedono la legittima come una forma di tutela positiva dei propri diritti (62%).
Al secondo posto si posizionano gli Altruisti, veri e propri promotori della generosità e del lascito solidale: il 25-30% degli intervistati trova molto giusto donare ed è già convinto di lasciare nel proprio testamento una quota ad associazioni benefiche fuori dall’ambito familiare. Sono gli Altruisti infatti a ritenere la quota legittima una limitazione alla propria libertà di decidere verso chi fare testamento (29%).
In stretta minoranza figurano infine gli Egoisti, solo il 15-20% del totale. Si dicono molto sorpresi e scettici di fronte all’idea del lascito (12%), non sono d’accordo a donare agli altri (14%) e vedono una donazione testamentaria fatta dalla propria famiglia d’origine come potenziale impoverimento del proprio futuro (26%).