Roma, 30 dic. (AdnKronos) - "Ci siamo rotti i polmoni! No allo smog". È questo lo striscione che Legambiente questa mattina ha esposto davanti al ministero dell'Ambiente, in vista della riunione governativa convocata dal ministro Gian Luca Galletti per discutere, con i Presidenti di Regione e i sindaci dei grandi centri urbani, dei possibili interventi anti-smog da adottare nelle città.
Un blitz pensato per aumentare il pressing sul governo e per ribadire l’urgenza di affrontare l’emergenza smog con interventi mirati, attraverso una politica concreta e lungimirante e un piano straordinario per la mobilità urbana. Per l’associazione ambientalista, che nei giorni scorsi ha anche rilanciato al governo il decalogo anti-smog e le 12 buone pratiche virtuose che tanti altri sindaci potrebbero replicare, è fondamentale che l’esecutivo metta in campo una politica di sistema incentrata sul potenziamento del trasporto sul ferro e dei mezzi pubblici.
Per Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, questa riunione "è un'occasione importante per non perdere l'attenzione su questo tema ed è un'occasione per sapere dal governo in che modo intende risolvere questo problema nei prossimi anni. Non basta la pioggia attesa per domani ma servono scelte strategiche per il futuro della città".
Per Zanchini "serve la consapevolezza che servono investimenti per potenziare il tpl. Nella legge di stabilità non c'è un euro per i pendolari né per nuovi tram o metropolitane che servirebbero per una città come Roma". Il collegato ambientale "è un segnale positivo. I titoli sono positivi ma mancano le risorse". Per Zanchini "bisogna fare delle scelte. Nella legge di stabilità ci sono alcuni miliardi di euro sia per Anas che per il sistema ferroviario per l'alta velocità". Dunque, "non vengano a dire che non ci sono le risorse. Ci sono ma vengono date nel modo sbagliato".