Roma, 23 lug. - (AdnKronos) - Temperature record che stanno letteralmente “bruciando” ortaggi e frutta con ricadute negative sugli animali perché a soffrire sono anche le coltivazioni di mais necessarie per la loro alimentazione. A lanciare l'allarme sono le associazioni di coltivatori che tracciano il bilancio di questo luglio da record e stimano un danno, dovuto al grande caldo, di almeno 200 milioni di euro.
"I problemi – fa sapere la Coldiretti - riguardano anche il pomodoro da conserva con lessature e scottature e un forte calo delle quantità prodotte in alcune zone. Non va meglio per l’allevamento perché le mucche arrivano a bere, con le alte temperature di questi giorni, fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi e a causa dello stress producono in media a livello nazionale il 10-15% in meno di latte, un calo che significa una perdita di 100 milioni di litri di latte in un mese".
Paradossalmente si arriva a sperare nel maltempo, almeno per ripristinare le scorte idriche consumate, anche se preoccupano temporali e grandinate che rischiano di rovinare irreversibilmente i raccolti.
Forte preoccupazione tra i produttori di pomodoro. Secondo la Federazione nazionale pomodoro da industria di Confagricoltura, i problemi riguardano sia il pomodoro che sta per essere raccolto, danneggiato da lessature e scottature, sia quello medio-tardivo. E se a questo si aggiunge l’infestazione di Orobanche, pianta parassita che già da diversi anni ha invaso il Tavoliere della Puglia, l'associazione stima una diminuzione delle rese e quindi un calo della quantità prodotta che può anche arrivare sino al 40-50%.