Ecologia

In Perù gli indigeni combattono la deforestazione con la tecnologia

Un attento controllo delle foreste da parte delle popolazioni indigene, aiutate dalla tecnologia, ha dato buoni risultati contro la deforestazione in Perù.

Unire la tecnologia e la conoscenza del territorio delle popolazioni indigene per salvare l'Amazzonia dalla deforestazione: è quanto proposto da uno studio pubblicato su PNAS, che illustra gli ottimi risultati di un primo esperimento condotto con l'aiuto delle comunità indigene peruviane, addestrate a ricevere via app delle notifiche che segnalassero (basandosi su dati satellitari) situazioni a rischio deforestazione, e a monitorare e documentare i danni arrecati alla foresta, riportandoli poi alle autorità o risolvendo il problema direttamente con i responsabili.

Controllori della foresta. Gli indigeni che hanno partecipato allo studio, ricevevano delle notifiche mensili tramite app ogni volta che i satelliti rilevavano danni e perdite nelle foreste della zona. Quindi controllavano le aree segnalate e monitoravano i livelli di deforestazione anche in altre zone, riferendo poi la situazione alla propria comunità, che decideva se denunciare i colpevoli alle autorità locali o cercare di risolvere direttamente con loro. La deforestazione è infatti principalmente dovuta ad attività illegali, come l'abbattimento di alberi non regolato e la coltivazione di coca (Erythroxylon coca) per la produzione di cocaina.

Ottimi risultati. Il primo anno le foreste hanno perso 8,4 ettari in meno, segnando un -52% rispetto alle comunità di controllo (cioè quelle in cui questo sistema di sorveglianza non era stato attivato): «Questi risultati sono importanti e mostrano il successo di uno strumento utile alle comunità per ridurre la deforestazione», sottolinea Tara Slough, coautrice dello studio.

Il programma è risultato meno efficace il secondo anno, con una riduzione di soli 3,3 ettari rispetto alle comunità di controllo. Tuttavia, c'è una spiegazione: quell'anno il governo peruviano aveva condotto una campagna contro la coltivazione di coca, e questo potrebbe aver scoraggiato le coltivazioni illegali e inciso sulla deforestazione dei gruppi di controllo, che dunque è stata meno marcata che negli anni precedenti: questo spiegherebbe la minore differenza tra le comunità che hanno partecipato e quelle che non hanno partecipato al programma.

24 agosto 2021 Chiara Guzzonato
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