Roma, 27 giu. - (AdnKronos) - Attività economiche insostenibili minacciano l'integrità della foresta amazzonica, il grande polmone verde del Pianeta (6,7 milioni di kmq di foresta) dove vive il 10% delle specie viventi. Sono 31 i "fronti di deforestazione" che stanno mettendo sotto pressione l'integrità di questo ambiente; alla base della distruzione delle foreste ci sono agricoltura e allevamento non sostenibili, mentre gli ambienti fluviali sono minacciati da oltre 250 progetti di costruzioni di grandi dighe, che rischiano di avere impatti devastanti sul regime idrologico e sulla sopravvivenza di specie di pesci migratori uniche al mondo.
Oltre 20 i progetti di costruzione di grandi strade che, se portati a termine, violeranno le aree più nascoste e intatte della foresta amazzonica, mentre sono aumento in modo esponenziale le mire espansionistiche del settore minerario e dell'estrazione di idrocarburi, con oltre 800 permessi già concessi nelle aree protette e altri 6.800 in esame. La denuncia arriva dal Living Amazon Report 2016 del Wwf.
L'Amazzonia è il più grande sistema forestale e fluviale al mondo, ospita un decimo delle specie viventi e oltre 2.000 nuove specie di piante e vertebrati sono state scoperte e descritte dal 1999. Il vapore acqueo rilasciato dalla vegetazione crea veri e propri "fiumi volanti" che influenzano il regime delle piogge in Centro e Sud America.
Inoltre il carbonio stoccato negli alberi e nelle foglie (che viene rilasciato in atmosfera in caso di incendi) è di importanza vitale nel contrasto ai cambiamenti climatici. L'Amazzonia è la 'casa' per 34 milioni di persone di oltre 350 gruppi indigeni, alcuni dei quali vivono in volontario isolamento. Nonostante il 17% delle foreste sia stato distrutto, ampie aree rimangono ancora in buone condizioni.
Il Wwf è impegnato nell'area da molti anni attraverso la Lai (Living Amazon Initiative) che suddivide la propria azione in approcci regionali e uffici di programma, lavorando sull'implementazione delle aree protette, la mitigazione degli impatti per la difesa della biodiversità e sul dialogo e coinvolgimento delle popolazioni locali.