Ecologia

Alla scoperta dell'Italia 'eco' e 'slow': nasce la Comunità Ospitale

Al progetto dell'Associazione Borghi Autentici d'Italia aderiscono 37 Comuni, da Adria a Galtellì, che stanno firmando la Carta dell'Ospitalità. Obiettivo: proporre un turismo "esperienziale" e uno stile di vita sostenibile.

Roma, 3 feb. - (AdnKronos) - Una "comunità ospitale" che punta tutto sullo stile di vita sostenibile e in grado di accogliere i visitatori non come semplici turisti ma come cittadini temporanei. Sono 37 i Comuni della rete Borghi Autentici d'Italia che aderiscono al progetto per un turismo "esperienziale". Quello, appunto, della Comunità Ospitale. Piccole dimensioni ma grandi ambizioni, da Adria a Galtellì, che stanno chiudendo gli ultimi pacchetti week end pronti all'uso in vista di maggio 2015.

Dall'incontro con il produttore tipico alle tradizioni raccontate da chi vive il territorio alla ciclo-via che termina con una fermata in osteria. Tutto rigorosamente "eco" e "slow". Come nel caso di Adria, cittadina veneta di origine etrusca in provincia di Rovigo, tra gli ultimi Comuni ad aver aderito all'Associazione Borghi Autentici d'Italia. Adria ha presentato il progetto "Borgo autentico nelle terre dei grandi fiumi".

"Abbiamo aderito a questo progetto - spiega Patrizia Osti, assessore al Turismo del Comune di Adria - perché siamo una cittadina speciale, ma spesso non conosciuta. Abbiamo davvero molto da proporre, ma abbiamo bisogno di raccontarci. Come amministrazione abbiamo sentito il dovere di metterci in rete con altre realtà diverse con cui proporci, rilanciarci, misurarci. È una sfida notevole, ma è la sfida dell'opportunità, che non vogliamo perdere".

Oltre Adria, Montesegale, Miglierina, Pizzone, Fara San Martino, Saluzzo, Meplignano, Scurcola Marsicana, Rotondella, Galtellì: sono solo alcuni dei Borghi Autentici Italiani che stanno firmando la Carta dell'Ospitalità, per esprimere il proprio impegno ad attuare progetti per potenziare la qualità della vita nei propri centri e rilanciarsi come attrattori turistici.

L'Associazione Borghi Autentici di Italia è infatti una rete di scambio e di opportunità tra 220 piccoli comuni che propone progetti per qualificare lo stile di vita delle comunità: dalla sostenibilità, alla integrazione sociale, fino al turismo dove nasce la proposta di Comunità Ospitale.

In tutto questo, il cibo rimane sempre l'anima del territorio, vero attrattore internazionale che può far emergere storie, leggende, assieme al profumo della terra che ospita.

"L'approccio innovativo dei Borghi Autentici - spiega Maurizio Capelli, segretario generale dell'associazione - è di far emergere le comunità già esistenti, ma in chiave turistica sostenibile. Il gusto per la propria storia e per la propria tradizione va fatto emergere e avviato nella direzione della sostenibilità e della responsabilità garantendo progressivamente un alto standard di qualità di vita e di servizio".

"Per questo - aggiunge Capelli - mettiamo in rete le informazioni dei piccoli centri, ma soprattutto li mettiamo in rete tra di loro, per generare flussi turistici, per conoscenza reciproca, per favorire il dialogo e il confronto, generando dall'incontro, esperienze autentiche di Comunità Ospitali, che una volta vissuti diventano più facili da rendere 'offerta' turistica".

Piccole città, paesi, borghi che non possono competere sullo stesso piano con le capitali italiane della cultura, ma che hanno molto da offrire al turista curioso. "È per questo - conclude Capelli - che, nell'ottica di un turismo che ha bisogno della esclusività e dell'esperienza, diventa fondamentale la relazione, l'accoglienza della comunità che ospita. Noi puntiamo a questo tipo di formazione nei cittadini dei borghi".

3 febbraio 2015 ADNKronos
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