Roma, 19 ott. (AdnKronos) - La fauna italiana è stimata in oltre 58mila specie, di cui circa 55mila di invertebrati e 1.812 di protozoi, che insieme rappresentano circa il 98% del totale, nonché 1.258 specie di vertebrati (2%). L’Italia è particolarmente ricca di biodiversità, bene fra i più preziosi e allo stesso tempo minacciato da agricoltura, alterazione e perdita degli habitat, introduzione di specie esotiche, inquinamento, cambiamenti climatici e sovrasfruttamento delle risorse.
"La tutela della biodiversità - sottolinea Ispra in una nota - richiede al nostro Paese un impegno tecnico-scientifico particolarmente gravoso, anche alla luce degli obblighi derivanti dalle norme comunitarie. In particolare, la Direttiva Habitat impone un’attenta analisi dello stato di conservazione delle specie e degli habitat tutelati dalla norma, una costante valutazione dei trend delle diverse popolazioni e una verifica dei fattori di minaccia che ne influenzano le prospettive future. Valutazioni che prevedono una raccolta capillare e standardizzata di dati ambientali e complesse analisi, che determinano sfide tecniche non indifferenti".
Ispra, Istituto per la protezione e la ricerca ambientale, ha elaborato, con il supporto dei maggiori esperti nazionali e delle Regioni, schede di monitoraggio di tutte le specie e gli habitat italiani di interesse comunitario, che rappresentano uno strumento operativo per la redazione del 4° Rapporto della Direttiva Habitat per il periodo 2013-2018, reso possibile dal contributo finanziario del ministero dell’Ambiente. Le schede sono raccolte in tre manuali tematici, specie vegetali, specie animali e habitat, presentati oggi e domani a Roma.
SPECIE ANIMALI - Il volume contiene 151 schede che descrivono sinteticamente tecniche e protocolli di monitoraggio per tutte le 215 specie animali di interesse comunitario presenti in Italia (62 invertebrati, 30 pesci d’acqua dolce, 71 anfibi e rettili e 52 mammiferi).
SPECIE VEGETALI - Con 118 schede, il volume descrive tecniche e protocolli di monitoraggio per tutte le specie vegetali italiane di interesse comunitario (107 piante vascolari, 10 briofite, 1 lichene).
"La conservazione della diversità vegetale è una garanzia di salvaguardia degli equilibri ecosistemici nel futuro e della sopravvivenza di batteri, funghi, animali e dell’uomo - sottolinea Ispra - Infatti, le piante stanno alla base del funzionamento degli ecosistemi e, nell’ottica di un continuo cambiamento climatico, geomorfologico e anche di uso del suolo da parte dell’uomo, solo il mantenimento della straordinaria varietà e variabilità delle specie oggi esistenti può rispondere alle sfide future. Questo Manuale costituisce un ulteriore passo avanti, proponendo dati inediti e fornendo una nuova definizione, messa a punto a livello nazionale, di protocolli di monitoraggio dello stato di conservazione delle specie, in accordo con quanto richiesto dalla Direttiva Habitat".
HABITAT - Il volume contiene 124 schede, che descrivono sinteticamente tecniche e protocolli di monitoraggio per tutti i tipi di habitat naturali di interesse comunitario presenti in Italia (21 Habitat costieri e dune, 15 Habitat d’acqua dolce, 16 Arbusteti e macchie, 15 Formazioni erbose, 8 Torbiere e paludi, 10 Habitat rocciosi, 39 Habitat forestali).
Tutte le schede sono state elaborate da Ispra in coordinamento con ministero dell’Ambiente, Regioni e Province Autonome, e con il supporto dei maggiori esperti, afferenti alle principali Società Scientifiche Nazionali: Associazione Italiana Ittiologi delle Acque Dolci, Associazione Teriologica Italiana, Comitato Scientifico per la Fauna d’Italia, Società Botanica Italiana, Società Italiana Scienza della Vegetazione, Societas Herpetologica Italica, Unione Zoologica Italiana.