Roma, 11 mag. - (AdnKronos) - Dal punteruolo rosso, nemico delle palme, alla xylella che sta mettendo in ginocchio il settore olivicolo pugliese. Basti pensare che si parla un milione di piante infette per le quali ancora non c'è una cura. Ma si sa, prevenire è meglio che curare. Ed è questa la filosofia alla base di Ixem, start up incubata presso I3P, l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, che propone l’impiego di sensori e telecamere wireless per monitorare le piante.
La tecnologia, spiega all'Adnkronos Riccardo Stefanelli, ceo Ixem, “è già applicata a Barbaresco nelle vigne, ma i campi di applicazione sono infiniti”. Ma come funziona? In particolare, spiega Stefanelli, “si tratta di telecamere wireless che riescono a scattare una foto ogni 5 minuti per tenere sotto controllo le piante e rilevare la presenza di infestanti o batteri”.
“Il nostro sensore – spiega il ceo della start up - è in grado coprire fino ad un km dalla stazione di ricezione dei dati”. Inoltre, “ha consumi energetici ridotti”. Grazie a queste de particolarità, “il sensore è in grado di rilevare qualsiasi parametro fisico”. La tecnologia aiuta a "capire quando e se intervenire sulle piante con dei trattamenti evitando così di perdere il raccolto".