«Ho visitato le città del Nepal che erano lo scrigno di un'antica cultura e che ora stanno progressivamente svendendosi al turismo di massa. Ho incontrato tribù primitive come gli Himba namibiani o quelle della Papua Nuova Guinea che sono sopravvissute a epidemie e genocidi, ma che ora stanno per crollare sotto il peso dell'incalzante modernità. Ho vissuto con comunità che sono state in grado di mantenere un contatto intimo e equo con la natura eppure oggi stanno per arrendersi ai cambiamenti climatici e altre che cavalcano l'onda dell'industrializzazione lasciandosi alle spalle interi villaggi fantasma. Ho anche potuto osservare da vicino alcuni ecosistemi che sembra ci stiano disperatamente dicendo qualcosa: ghiacciai storici come quelli del Montana, delle Ande o della Tanzania che si stanno ritirando minacciando la vita di coloro che vivono intorno a essi; ambienti complessi come le Everglades in Florida che sono stati completamente sconvolti dall'intervento dell'Uomo che ha tentato invano di controllarli o addirittura di sostituirli».

Inizia così il racconto di Angelo Chiacchio, trentacinquenne fotografo e designer originario di Episcopia, un minuscolo paesino del cuore della Basilicata. Nel 2018 è partito per un viaggio in 30 tappe per documentare luoghi e popolazioni a rischio in tutti e 5 i continenti. Le foto e i video raccolti nei 300 giorni del suo cammino sono consultabili da oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Fotografia, nel prestigioso portale Arts & Culture di Google, insieme alle collezioni dei principali musei del mondo e progetti di grandi artisti, centri culturali e fotografi di tutto il mondo.
Il racconto della sua avventura e del suo progetto A World of Difference (Un mondo di differenze), la trovate sul numero in edicola di Focus in edicola dal 20 settembre.
A World of Difference nasce per far scoprire luoghi e culture uniche del nostro pianeta che sono minacciate dal cambiamento climatico o dai cambiamenti socioeconomici.
La lezione imparata durante il viaggio di Angelo, volto a documentare la fragile eredità della Terra, è quella del rispetto dell'ambiente e del riequilibrio del modo in cui lo viviamo.