Ecologia

A Parma la fabbrica del gelato a “rifiuti zero”

Tra il 2010 e il 2014 Nestlé in Italia ha ridotto del 94% la quantità di rifiuti destinati alla discarica

Parma, 5 giu. - (AdnKronos) - Lo stabilimento Nestlé di Parma è il luogo in cui i rifiuti diventano energia e gli scarti industriali tornano a nuova vita: è il primo per Nestlé Italiana ad aver azzerato i rifiuti da inviare in discarica. Grazie all’impegno di tutte le persone che lavorano nel sito produttivo è stato possibile infatti portare avanti un efficiente sistema di corretta differenziazione dei rifiuti che ha permesso di dare una seconda possibilità agli scarti: i rifiuti che con la raccolta differenziata non rientrano tra gli altri materiali riciclabili vengono recuperati e destinati oggi a creare energia.

Lo stabilimento di Parma è il primo a raggiungere l'obiettivo che vede tutti i siti impegnati per arrivare a “zero waste”: Nestlé Italiana infatti tra il 2010 e il 2014 ha ridotto in modo considerevole la quantità di rifiuti destinati alla discarica, per una percentuale pari al 94%. Più in generale, nel 2014 (rispetto all’anno precedente) l’azienda ha ridotto i consumi energetici del 9,1% e negli ultimi 5 anni, il risparmio energetico è stato del 12,9%, sempre per tonnellata di prodotto. Nel 2014 è inoltre riuscita a ridurre del 10% i consumi idrici per tonnellata di prodotto rispetto al 2013.

All’interno dello stabilimento Nestlé di Parma, che utilizza solo Green Energy, vengono prodotti oggi circa 130 milioni di porzioni di gelato all’anno. Un verie proprio polo del gelato in cui lavorano circa 250 persone tra gli uffici e le 13 linee di produzione che hanno visto nascere i gelati più celebri, dalla Coppa del Nonno al Tartufo.

5 giugno 2015 ADNKronos
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