Ignoti rovesciano 10 milioni di litri di gasolio nell'immissario del Po. Chiesto lo stato di calamità, è uno dei peggiori disastri ambientali mai avvenuti in tutta la Lombardia.
Elisabetta Intini, 24 febbraio 2010
Avete presente un'autocisterna di gasolio? Ecco, immaginatene 670, stipate una dopo l'altra. E ora, pensate di rovesciarle tutte in un fiume lungo 130 chilometri. Qualcuno, all'alba di martedì mattina, l'ha fatto davvero. Qualcuno, per motivi ancora da chiarire, ha sabotato i depositi della Lombarda Petroli, un'ex raffineria con sede a Villasanta, alle porte di Monza (Milano), facendo riversare nel Lambro 10 milioni di litri di olio combustibile.
Onda assassina. Lenta e pesante, l'ondata di gasolio ha superato sbarramenti e barriere galleggianti allestiti da Vigili del Fuoco, Arpa e Protezione Civile ed è arrivata fino al tratto piacentino del Po. Lasciando dietro di sé una scia densa e puzzolente che sta decimando la fauna locale. Pesci, aironi, germani reali, i volontari del Wwf ne stanno ripescando in continuazione, senza vita.
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Calamità "artificiale".
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