Un vocabolario di messaggi senza suono: i ricercatori scoprono in un piccolo roditore un modo di comunicare tutto particolare...
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Come avvertire i compagni del pericolo senza farsi sentire? Questi piccoli roditori usano vocalizzazioni ultrasoniche. |
Zoologi canadesi, studiando il comportamento in natura di questi animali, hanno scoperto che, oltre ad avere un "vocabolario" da noi udibile composto da una grande varietà di versi che raggiungono gli 8 mila Hertz, utilizzano anche suoni ad alte frequenze che l'orecchio umano e soprattutto quello dei loro predatori non può percepire.
"Per avvertire i compagni di eventuali nemici in arrivo - spiega David R. Wilson, uno dei ricercatori - usano ultrasuoni con frequenze che arrivano anche a 50 mila Hertz". Gli scoiattoli di terra di Richardson (Spermophilus richardsonii), tipici roditori del Canada e del nord degli Stati Uniti, vivono in aree pianeggianti con pochi alberi e ripari per nascondersi. Scavano elaborate tane che raggiungono anche 15 metri di lunghezza e 2 di profondità con molte stanze e diverse entrate nelle quali si rifugiano passando molto del loro tempo. Ma quando ne escono in cerca di cibo sono preda di rapaci e mammiferi carnivori.
Un muto grido d'allarme. I ricercatori pensano che i segnali ultrasonici emessi siano allarmi per i compagni che si trovano in pericolo. "Il destinatario del richiamo - racconta Wilson - riesce a capire, mettendosi in allerta, che un predatore è in arrivo e quindi a scappare. Il fatto che il segnale di pericolo non sia udibile dal nemico rappresenta un vantaggio per lo scoiattolo e per l'intera colonia".
Gli zoologi hanno registrato sul campo le vocalizzazioni emesse e analizzato le reazioni degli scoiattoli notando che avevano comportamenti di allarme anche in momenti in cui non si percepiva nessun rumore. Questo però era vero unicamente per i ricercatori, i suoni c'erano, ma li sentivano solo gli scoiattoli.
(Notizia aggiornata al 2 agosto 2004)