Le scimmie affette da depressione, non solo si comportano come le persone depresse, ma il loro sistema nervoso centrale presenta le medesime anomalie di quello dei depressi.
Attraverso la Pet si è in grado di misurare il rilascio di certi neurotrasmettitori, come la serotonina nella foto, che può variare in base alle sostanze che si assumono. |
Questione di serotonina. Durante alcuni esami con tomografia ad emissione di positroni (PET), un test che permette di fare una scansione tridimensionale del cervello, si è scoperto che le persone affette da depressione hanno un basso rilascio di serotonina, un componente chimico del cervello che regola il nostro umore. Lo stesso tipo di esame è stato eseguito su alcune scimmie depresse con gli stessi risultati: anche nel loro caso il rilascio di serotonina era molto basso.
Donne più a rischio. Rispetto agli uomini le donne hanno il 50% di possibilità in più di cadere in depressione, soprattutto a causa del ciclo mestruale che regola la loro vita (periodo premestruale, post parto e menopausa). Sino ad oggi gli scienziati non avevano mai avuto il modo di confrontare la depressione della donna con quella di qualsiasi animale femmina. Anche per questo motivo trovare un tipo di cura è sempre stato molto difficile. Gli esemplari di scimmia femmina, invece, presentano le stesse caratteristiche delle donne depresse come una bassa attività, disordini ormonali e battito cardiaco accelerato.
Non più roditori. Grazie a questa scoperta relativa ai primati la ricerca per la cura della depressione potrà progredire ulteriormente. Sino ad oggi infatti i farmaci antidepressivi venivano testati su roditori. Mentre sulle cavie i farmaci non riportavano alcuni effetti collaterali, sull'uomo invece si presentavano, per esempio, sottoforma di mancanza di concentrazione. Proprio grazie all'incredibile somiglianza con l'uomo, le scimmie potranno essere un valido aiuto per la ricerca.
(Notizia aggiornata al 5aprile 2006)