| | Con loro hanno vissuto per tredici mesi, seguendo il ciclo annuale di vita della colonia. Attenti a non interferire nei canti d'amore, prima, e nella lotta per "salvare l'uovo dal ghiaccio", poi. Che sacrificio! Il film è infatti la storia della marcia che porta i pinguini dalle fredde acque del mare alle colonie di nidificazioni nell'entroterra: circa 200 km da percorrere nel bel mezzo dell'inverno, con la colonnina del mercurio che può scendere fino a meno 40. Tutto per raggiungere l'Oamok, l'area in cui questi uccelli si incontrano, si scelgono e poi si accoppiano. Ed è proprio lì che la femmina produce un unico uovo, lasciando poi al maschio il compito di covarlo. Lei se ne torna al mare, a recuperare cibo e forze, e ricompare dopo qualche mese a dare il cambio al maschio, stremato da un periodo di incubazione che dura da 90 a 120 giorni durante i quali rimane imperterrito in mezzo alla bufera, costretto a muoversi come sui tacchi, per tenere il suo uovo al caldo in una speciale sacca sulle sue zampe. Unica difesa contro il gelo è l'huddling, una tecnica di assembramento: migliaia di maschi si raggruppano, dando le spalle a venti che soffiano anche a 180 km all'ora. Si crea una sorta di danza con la quale i pinguini all'interno dell'affollamento (dove la densità è di 10 uccelli per metro quadrato) girano fino a trovarsi poi all'esterno lasciando il posto al calduccio agli altri. Durante la cova il maschio può perdere fino al 45 per cento del suo corpo. Se la madre non tornasse in tempo, il maschio stremato sarà comunque costretto a guadagnare la via verso il mare ricco di cibo, lasciando l'uovo o addirittura il pulcino a se stesso. Uccelli che nuotano. Il pinguino imperatore è anche uno straordinario animale acquatico, capace di immergersi fino a 250 metri di profondità, restando in apnea per 20 minuti. Le incredibili scene subacquee del film sono state girate a - 1,8 °C da esperti subacquei con apparecchiature speciali. Riproducono la velocità reale (oltre 14 km all'ora) di questi uccelli nuotatori, a loro agio anche ad alte profondità dove, peraltro, si nascondo i loro più acerrimi nemici: orche e foche leopardo che possono attaccarli e ucciderli. Quella dei pinguini, infatti, non è sempre una favola a lieto fine e la loro mortalità è altissima: di 100 pulcini soltanto 19 arrivano a superare il primo anno di vita. A "remare contro" è adesso anche il riscaldamento globale del pianeta. Nel 2001, numerosi pulcini morirono perché sopraffatti da uno scioglimento del ghiaccio prematuro che li sorprese mentre ancora non avevano imparato a nuotare… Copia e incolla spettacolare. È servito poi un altro anno per montare le 120 ore di riprese, la maggior parte delle quali ottenute pancia a terra sul ghiaccio. Il costo della produzione è stato di appena 3 milioni di euro, mentre si pensi che nel primo week end di programmazione in Italia ne ha guadagnati oltre un milione (senza contare che negli Stati Uniti l'incasso da record ha raggiunto i 67 milioni di euro). Anita Rubini |