Tra tutte le specie in via di estinzione nel mondo, il rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni) potrebbe essere quella messa peggio di tutte: in natura è già scomparso nel 2008, e gli unici esemplari che rimangono – due femmine, madre e figlia – sono ex ospiti di uno zoo ceco che sono state spostate in una riserva naturale in Kenya nel 2009, nella speranza di farle riprodurre e rimpolpare la popolazione.
Com'è possibile però che Najin e Fatu (questi i loro nomi) facciano figli se non esistono più i maschi? Uno studio pubblicato su Science Advances propone un metodo basato sulle cellule staminali che, nei prossimi anni, potrebbe portare risultati importanti per la rinascita e conservazione della specie.
Solo due. L'ultimo maschio di rinoceronte bianco settentrionale, di nome Sudan, è morto nel 2018 nella stessa riserva in Kenya dove si trovano le femmine. Nel 2019 sono cominciati i tentativi di salvare la specie dall'estinzione: Najin e Fatu hanno "donato" cellule uovo che sono state fertilizzate con lo sperma di maschi estinti (Sudan incluso) che era stato congelato prima della loro morte.
In questo modo sono stati prodotti 22 embrioni che sono stati congelati, in attesa di venire impiantati in esemplari di un'altra sottospecie strettamente imparentata, il rinoceronte bianco meridionale, del quale rimangono circa 20.000 esemplari. Questo metodo, però, dipende dalla disponibilità di cellule uovo e di sperma congelato: ecco perché un team dell'università di Osaka ha sperimentato la possibilità di produrre ovuli e sperma "da zero", o meglio a partire da cellule staminali di rinoceronte bianco settentrionale.
Primo passo. Il metodo prevede innanzitutto di prelevare cellule cutanee da un rinoceronte, e immergerle in un bagno chimico che le fa regredire allo stadio di staminali, con la possibilità quindi di trasformarsi in ogni tipo di cellula. Dopodiché, queste staminali sono state trattate con altre sostanze e "spinte" a diventare cellule precursori di ovuli e sperma, dalle quali si può quindi ottenere il materiale necessario a produrre un embrione. Il quale andrà comunque impiantato in una femmina di rinoceronte settentrionale, e ancora non abbiamo la certezza che il corpo dell'ospite lo accetti. Intanto, però, un primo passo verso la salvezza della specie è stato fatto.