In Spagna, le cornacchie si comportano in maniera diversa che nel resto dell'Europa. La scoperta fatta da due italiani.
Una cornacchia nera ha una vita sociale e familiare molto complessa. |
Oltre alla famiglia in senso stretto, del gruppo fanno parte anche alcuni “immigranti” che provengono dall'esterno. Poiché la teoria dice che gli animali si aiutano solo se ne ricavano un tornaconto, per sé o per i propri geni (che sono presenti nei loro parenti), la ricerca era volta a scoprire perché gli immigranti aiutassero le famiglie nelle quali si erano insediati.
Parenti lontani. La risposta è molto semplice. I nuovi arrivati sono anch'essi parenti; magari fratellastri, o cugini di primo o secondo grado. In ogni caso hanno tutto l'interesse ad aiutare i membri della coppia “dominante” ad allevare i suoi figli, perché in questo modo danno una mano a propagare i propri geni. Poiché i “parenti in aiuto” possono provenire anche da lontano, la ricerca dimostra che cornacchie sono in grado di riconoscere i propri parenti, anche quelli lontani.
Come riescano a fare ciò non si sa ancora, ma dati preliminari suggeriscono che i giovani abbiano occasione di incontrare i parenti per esempio durante brevi visite al territorio natale, e che quindi riconoscano al momento di formare una famiglia allargata.
I due ricercatori italiani avevano già dimostrato che questo comportamento era determinato dall'ambiente, perché pulcini di cornacchie svizzere fatti nascere in Spagna aiutavano i genitori ad allevare i piccoli, a differenze di quelle rimaste in patria.
(Notizia aggiornata al 24 giugno 2003)