La Fossa delle Marianne è uno dei pochi luoghi della Terra che, pur essendo di grande interesse geologico, biologico e ambientale, è ancora praticamente inesplorato: solo un paio di uomini hanno potuto vedere cosa c’è là sotto, possiamo forse dire di conoscere meglio la Luna.
È infatti un luogo del pianeta del tutto inospitale, almeno per noi, anche per l'elevatissima pressione. Si trova dove la placca dell’Oceano Pacifico si scontra con quella delle Filippine e si snoda per circa 2.400 chilometri. Il punto più profondo arriva a 10.916 metri, sotto il livello del mare naturalmente. Per preservare questo ambiente unico e ancora tutto da studiare nel 2009 è stato creato il Marianas Trench Marine National Monument, a protezione di un’area di mare vasta poco meno dell’Italia.


C'è vita ovunque! Recentemente il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha dato vita a una missione di esplorazione che per tre mesi si è addentrata in quel mondo. La Okeanos Explorer, questo il nome della nave oceanografica, ha da poco concluso il suo viaggio.

Con risultati davvero interessanti, anche per le nuove specie viventi scoperte.
Uno dei principali strumenti di ricerca era un sonar-beam, un generatore di onde radar, con il quale si è riusciti a mappare con precisione il fondale.
Ogni qualvolta era rilevato un elemento di interesse venivano messi in attività dei rov (remotely operated vehicle, sottomarino a comando remoto), che a colpo sicuro si avvicinavano a bocche idrotermali, rilievi e organismi finora sconosciuti, riprendendo in alta risoluzione e in condizioni ideali tutto ciò che si poteva.
Le sorprese sono state innumerevoli: dai vulcani che emettono fango anziché lave, ai coralli di acque profonde, fino a pesci dai colori molto vivi, che non ci si aspettava di trovare a quelle profondità.


E tra questi organismi, un gran numero di specie finora del tutto sconosciute, per uno straordinario catalogo della vita ancora tutto da costruire.