Con il loro insaziabile appetito - e le interminabili scie di bava - sono il flagello dei raccolti e fra i nemici giurati degli agricoltori. Le lumache rosse (Arion vulgaris), tra le 100 peggiori specie per l'agricoltura europea, possono essere scacciate dai più silenziosi e indaffarati abitanti del terriccio: i lombrichi. Anche se nascosti nel terreno, questi invertebrati sarebbero infatti capaci di proteggere le piante limitrofe dalle intruse, come sostenuto in un articolo pubblicato su BMC Ecology.
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Un gruppo di ricercatori dell'Università di Risorse Naturali e Scienze Biologiche di Vienna (Austria) ha ricreato l'ecosistema di un prato all'interno di grandi incubatrici, in cui sono state regolate di volta in volta, la diversità delle specie di piante coltivate e l'introduzione di lombrichi di terra e lumache.
È emerso che la presenza di lombrichi, alterando la composizione chimica del terreno, aumenta il contenuto di azoto nelle piante e riduce il numero di foglie danneggiate dalle lumache del 60%. L'alto livello di biodiversità delle piante farebbe inoltre diminuire del 40% l'appetito delle lumache rispetto a quando questi animali si trovano di fronte sempre allo stesso cibo.
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I lombrichi, secondo i ricercatori, potrebbero contribuire alla creazione di composti ricchi di nitrogeno che proteggono le piante perché risultano tossici per le lumache. Queste ultime, inoltre, negli ambienti ad alta biodiversità mangerebbero meno, perché costrette a cambiare spesso menù a fronte di minori riserve della stessa pianta. Un paio di dritte utili per i coltivatori europei.
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