Le caratteristiche del Melibe viridis, un nudibranco (con le "branchie nude") della famiglia Tethydidae, sono talmente particolari che lo si potrebbe prendere a modello per rappresentare un alieno di mondi lontani. Non a caso guardando il filmato qui sopra l'astrofisica Katie Mack (Melbourne University) lo ha commentato con «che bisogno abbiamo di cercare alieni chissà dove nell'Universo: abbiamo qui i nudibranchi!».
Il melibe è una lumaca di mare carnivora: usa la testa, gelatinosa, come una rete da pesca per catturare le prede mentre si sposta agilmente sui fondali grazie a 13 appendici che somigliano ad altrettante zampe. Il melibe è abbastanza comune nelle acque di varie parti del mondo, ma le immagini che lo ritraggono in momenti particolari della sua vita sono assai rare, soprattutto per quel che riguarda i suoi comportamenti.
Il filmato qui sopra è stato girato dal subacqueo Emeric Benhalassa nel Puri Jati, un tratto di mare prospiciente la costa settentrionale di Bali, e sono un vero e proprio dono ai ricercatori che studiano questi organismi.
Testa da pesca. I nudibranchi sono un sottordine di molluschi che vivono in acque calde e poco profonde, anche se eccezionalmente alcune specie sono state trovate anche nei mari dell'Antartide. Il nudibranco in questione, il Melibe viridis, può crescere fino a 30 centimetri in lunghezza e generalmente ha colori che vanno dal giallo-marrone fino al verde.
Questa lumaca di mare non ha una vista molto potente e così, per cercare la preda, utilizza la testa come una rete per scandagliare il fondale. Individuata la preda, che di solito è una piccolo granchio o mollusco, le papille sensoriali - che somigliano a piccoli denti e che corrono lungo il bordo interno della testa - la avvinghiano, intrappolandola all'interno della testa.