È da più di 200 anni che gli scienziati di tutto il mondo inanellano gli uccelli migratori per seguirne i voli intercontinentali, ma è solo da quando abbiamo introdotto l'uso del Gps che abbiamo cominciato a farci un'idea più precisa dei loro viaggi – e a scoprire quanto estreme possono essere alcune delle loro imprese.
Nel 2021, per esempio, un esemplare di pittima minore, un uccello presente più o meno in tutto il mondo e famoso per la lunghezza delle sue rotte migratorie, ha stabilito il primato per il volo ininterrotto più lungo mai registrato: 13.050 km tra l'Alaska e la Nuova Zelanda. Quest'anno, però, un giovane esemplare ha migliorato questo record, viaggiando per 13.560 km dall'Alaska alla Tasmania. I dati sul suo volo sono stati raccolti dal Pūkorokoro Miranda Shorebird Centre, in Nuova Zelanda.
Senza sosta. La pittima minore è uno degli uccelli migratori più studiati e più noti proprio per la sua capacità di percorrere distanze enormi due volte all'anno. Come molti altri migratori, le pittime passano l'estate nell'Artico, in particolare in Alaska, e in inverno si spostano verso latitudini più temperate: alcune si fermano ai Tropici, altre proseguono il loro viaggio e arrivano fino in Australia e Nuova Zelanda.
Si tratta di voli che durano una settimana o più, e che sono particolarmente impressionanti per un motivo: le pittime non si fermano mai a fare una sosta, perché devono attraversare immensi tratti di oceani nei quali non c'è la possibilità di fare una sosta e ricaricare le energie. Ogni tanto, nelle isole lungo il percorso come Vanuatu, è possibile incontrare qualche pittima che si è fermata a riprendere fiato, ma la maggior parte degli esemplari che volano verso sud non si fermano mai fino a che non sono arrivati a destinazione.
Un record condiviso? È quello che ha fatto il giovane esemplare nuovo detentore del record. Partito dall'Alaska, ha volato non fino alla Nuova Zelanda, ma fino alla Tasmania, virando bruscamente all'altezza del mar di Tasman per "mirare" verso l'isola australiana. In questo modo ha percorso 13.560 km in 11 giorni senza mai fermarsi; e considerando che oltre la Tasmania non c'è più terra favorevole dove passare l'inverno, è probabile che il record rimarrà imbattuto molto a lungo, e se dovesse venire migliorato sarebbe solo di pochi chilometri.
C'è però un'ombra sulla sua impresa: è molto probabile che l'animale non fosse da solo durante il viaggio, perché le pittime migrano sempre in gruppi molto numerosi.
Ci sono quindi altre decine di pittime che possono reclamare il record – ma senza un Gps non hanno le prove per dimostrarlo.