La Terra e i suoi cieli accolgono circa 50 miliardi di uccelli selvatici, in base a una nuova stima appena pubblicata sulla rivista PNAS, ma il numero di esemplari non è equamente distribuito tra le varie specie e famiglie. Appena quattro specie - la passera europea o oltremontana (Passer domesticus), lo storno comune (Sturnus vulgaris), la gavina americana (Larus delawarensis, un gabbiano del Nord America) e la rondine comune (Hirundo rustica) dominano per numero, con popolazioni che eccedono il miliardo di esemplari, mentre la maggior parte delle specie si può considerare rara. Quasi una specie su 10, o 1.180 in totale, è rappresentata da meno di 5.000 uccelli.
«Uno dei messaggi chiave è che madre natura semplicemente ama le specie rare» spiega Corey Callaghan dell'Università del New South Wales, che ha guidato la ricerca. Quanto alle quattro specie "regine", «è quella che alcuni chiamano iperdominanza, riscontrata anche nella flora dell'Amazzonia e in altri gruppi di piante. Non è così sorprendente, ma è importante averne prova attraverso i dati». Qualche anno fa, un censimento dei vegetali della foresta amazzonica aveva distinto, tra 390 miliardi di alberi appartenenti a 16.000 specie diverse, 227 specie di dominio incontrastato, che rappresentano, da sole, circa la metà della foresta.
Citizen science. Questa fotografia della popolazione globale di uccelli selvatici si discosta nettamente dalla stima di 200-400 miliardi di esemplari di 10.000-13.000 specie diverse elaborata 24 anni fa. Questa macro differenza non è, fortunatamente, attribuibile al declino (che pure è presente) delle popolazioni di uccelli, ma piuttosto a metodi più precisi di conteggio. Il team ha cercato di censire le popolazioni di 9.700 specie di uccelli viventi usando i dati sugli avvistamenti dei birdwatcher caricati sul database eBird: dalle stime per ciascuna popolazione è stato costruito un modello per ipotizzare il numero di pennuti globale. Per verificare i risultati, gli scienziati hanno poi incrociato i dati estrapolati per 724 specie con quelli di database più rigorosi dedicati a uccelli ben studiati. Si è arrivati così alla stima piuttosto accurata di 50 miliardi.
Dove sono tutti? Lo studio suggerisce che la maggior parte degli uccelli siano distribuiti nell'emisfero settentrionale, tra Europa, Asia settentrionale, Nord Africa, parte della Penisola Arabica, Nord America. I luoghi con meno uccelli selvatici sono invece Madagascar e Antartide. La citizen science è la forza ma anche il tallone d'Achille della ricerca: il database eBird contiene infatti molti meno dati sugli uccelli che vivono alle latitudini tropicali rispetto a quelli delle regioni a clima temperato.
Per esempio il quelea beccorosso (Quelea quelea), un passeriforme diffuso in Africa subsahariana un tempo definito il più numeroso uccello selvatico quanto a popolazione, conta, nella nuova stima, "appena" 95 milioni di esemplari. Questi singoli difetti di stima non influiscono però sul calcolo della popolazione generale, e metodi come questi saranno sempre più utili per monitorare la conservazione delle specie più a rischio.