Le stataegie per condizionare le casalinghe che fanno la spesa funzionano anche con gli animali.
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Il pasto di un colibrì rossiccio (Selasphorus rufus). Anche lui può essere "ingannato" dalle tecniche di vendita dei supermercati. |
Gli uccelli si comportano come “i consumatori umani”. Secondo una ricerca condotta da scienziati canadesi e inglesi, le preferenze alimentari di questi animali possono essere manipolate utilizzando le stesse tecniche usatenei supermercati, come per esempio quella di posizionare in modo corretto gli articoli per massimizzare le vendite.
Lo studio è stato effettuato sul comportamento di 12 colibrì rossicci (Selasphorus rufus), una specie che vive nelle montagne rocciose canadesi e che, a causa dell'alto tasso metabolico, si alimenta del nettare dei fiori quasi costantemente recandosi ogni giorno nella stessa area. Gli scienziati hanno creato un letto di fiori finti su un foglio di Perspex dotato di piccole fonti di alimentazione contenenti soluzioni di zucchero a concentrazione varia. Secondo il loro comportamento abituale, gli uccelli si sarebbero dovuti dirigere verso i fiori con la quantità di nettare maggiore rispetto a quelli con una minore quantità, anche se più dolce.
Colibrì e casalinghe. Tuttavia, l'introduzione di un attraente “fiore-esca” disposto accanto al fiore campione ha indotto una variazione nel loro comportamento: i volatili si sono diretti senza esitazione verso il fiore campione a prescindere dalla quantità di soluzione di zucchero contenuta. Stesso fenomeno che accade nei supermercati dove, accanto al prodotto che si vuole realmente vendere, viene posizionato un prodotto-esca molto accattivante: un artificio che punta sulla decisione immediata e non razionale degli acquirenti. «Anche gli uccelli, come gli uomini, sono più irrazionali di quanto si pensasse. I colibrì rossicci hanno un ruolo importante nei fiori di impollinazione. Introdurre specie “esca” in grado di aumentare l'attrattività dei fiori campione può aiutare a raggiungere l'obiettivo di conservazione», ha affermato Melissa Bateson, promotrice della ricerca.
(Notizia aggiornata al 15 maggio 2003)