La storia che stiamo per raccontarvi comincia in Messico e si conclude in Nevada, in compagnia del pesce più raro del mondo. Comincia il 19 settembre 2022, quando il Messico sudorientale è stato colpito da un terremoto di magnitudo 7.6 che ha causato due vittime. Per fortuna l'epicentro si trovava lontano dalla costa, e il terremoto non ha quindi provocato uno tsunami; quantomeno non in Messico. Già, perché a 1.500 km di distanza, nella Valle della Morte, una piccola piscina sotterranea ha sentito gli effetti del sisma, e le sue acque sono state colpite da quello che è già stato ribattezzato desert tsunami, sconvolgendo la vita dei suoi abitanti – quasi 200 piccoli pesci appartenenti alla specie Cyprinodon diabolis.
Il pesce più raro del mondo. Il nome della piscina è Devils Hole, il "buco dei diavoli", un probabile riferimento ai suoi piccoli abitanti. È una pozza di acqua calda (la temperatura è fissa a 33 °C) lunga 22 metri e larga 3.5, che fa da accesso a un sistema di caverne sotterranee che arrivano fino a oltre 100 metri di profondità, e che non sono mai state esplorate.
Formatasi circa 60.000 anni fa, da circa 10.000 anni è abitata dal Cyprinodon diabolis, conosciuto come ciprinodonte di Devils Hole, un piccolo pesce lungo fino a 3 cm e di colore blu (i maschi) o giallo (le femmine): non sappiamo come ci sia arrivato, ma da allora l'intero habitat della specie è limitato alla piscina, il che lo rende il pesce più raro del mondo e quello con l'areale più ridotto. Normalmente la sua vita a Devils Hole è tranquilla, soprattutto da quando l'area è protetta; ma occasionalmente un sisma ne può turbare le acque.
"Un altro tsunami?!" È successo in passato con terremoti verificatisi in Cile, in Giappone, in Indonesia, ed è successo di recente in seguito al terremoto del Messico: le onde sismiche hanno viaggiato per 1.500 km e la particolare conformazione della caverna le ha infine amplificate, generando un minuscolo tsunami. Che non è il primo che colpisce Devils Hole: nel 2019, per esempio, un terremoto avvenuto al confine tra California e Nevada ha fatto sollevare onde alte fino a 5 metri nella piccola piscina.
C'è da dire che i suoi abitanti sono ormai abituati: anche questa volta non ci sono state vittime tra i ciprinodonti, come riportato dal National Park Service. Il problema semmai è per il futuro: le onde hanno turbato il tappeto di alghe che crescono sulle pareti della caverna, e i prossimi mesi potrebbero essere di carestia per il pesce più raro del mondo.