I terremoti non portano solo distruzione: per alcuni batteri sono una fonte di nutrimento. A dimostrarlo è uno studio condotto da Norman Sleep e Mark Zoback della Stanford University, in California. La crosta terrestre ospita, anche a diversi chilometri di profondità, colonie di batteri intrappolate nelle rocce. Questi organismi non possono contare sui nutrimenti organici presenti in superficie e nemmeno sulla luce del Sole, necessaria a innescare molte delle reazioni chimiche che permettono la vita. La loro fonte di nutrimento consiste in molecole, come quelle di idrogeno, che dissolte nell'acqua si infiltrano nelle rocce. Secondo i calcoli dei ricercatori, solo il ripetersi regolare di eventi sismici permetterebbe la formazione di spaccature nella crosta che garantirebbero il passaggio di acqua e di nutrienti verso gli strati più profondi, abitati dai batteri. Stando ai ricercatori, il fenomeno potrebbe riguardare anche ipotetici organismi sepolti nel sottosuolo roccioso di Marte (foto: la faglia di San Andreas, in California). [AP]