Che mangino... (i miei) escrementi! Nella strana società delle talpe senza pelo, la regina si assicura un plotone di babysitter attraverso un sofisticato controllo della mente, che passa attraverso le feci. Le operaie delle colonie, femmine subordinate che non raggiungono la completa maturità sessuale, si preparano ad accudire i cuccioli della talpa dominante con la coprofagia: mangiano le sue deiezioni, ricche di ormoni della gravidanza che instillano in esse il senso materno.
La scoperta pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences svela un altro curioso aspetto sulla vita dell'eterocefalo glabro (Heterocephalus glaber), già noto per la sostanziale immunità al cancro e all'invecchiamento, perché sembra non provare dolore e perché riesce a resistere in totale assenza di ossigeno anche per 18 minuti.
Tana o alveare? Le talpe senza pelo vivono in colonie sotterranee in alcuni deserti dell'Africa orientale, e hanno un sistema sociale che somiglia più a quello di api e formiche che a quello dei mammiferi: oltre alla regina, l'esemplare più grosso della colonia, le loro città scavate nel suolo comprendono alcuni maschi da riproduzione e una schiera di operai senza prole, che si occupano della difesa, degli approvvigionamenti e, nel caso delle femmine, della cura dei piccoli.
Controllo sociale. Ma da dove arriva il senso materno delle talpe-suddite, se non vivono per prime la fase di gravidanza? Kazutaka Mogi, biologo della Azabu University in Giappone, ha sottoposto diversi tipi di "pasti" a un gruppo di talpe senza pelo operaie seguite in laboratorio. Alcune sono state nutrite con escrementi di una femmina regina incinta; altre con le feci di una regina non incinta e altre ancora con deiezioni di una femmina non incinta, ma arricchite con estradiolo, l'ormone estrogeno che incoraggia comportamenti materni.
Un unico, grande cervello. Nelle "suddite" sfamate con il primo e l'ultimo snack si sono sviluppate attenzioni per i cuccioli: si sono girate di scatto quando hanno udito i pianti dei piccoli registrati dai biologi, e hanno mostrato alti livelli di estrogeni nelle loro urine e feci. Una perfetta schiera di tate, dunque, grazie a un meccanismo piuttosto inedito: gli ormoni sono potenti regolatori del comportamento animale, ma in genere agiscono sullo stesso organismo che le produce, e non "per effusione" su altri elementi.
In questo caso, le regine sembrano regolare il comportamento dell'intera colonie attraverso un meccanismo ormonale e sfruttando una diffusa abitudine alimentare - la coprofagia, che finora, in questi roditori, sembrava servire soltanto ad uniformare il microbiota intestinale.
La tana si trasforma così in un superorganismo, come avviene nelle colonie degli insetti sociali.