C'è una specie di rana che alla sua amata bisbiglia "parole" d'amore delicatamente, ma così delicatamente che noi non le sentiremmo mai. (Andrea Porta, 27 maggio 2008)
Dopo i ragni che si corteggiano a colpi di raggi ultravioletti (leggi la notizia), ora uno studio scopre che gli esemplari di Odorrana tormota, un anfibio che vive vicino alle sorgenti termali dei monti Huangshan (Cina), durante il corteggiamento comunicano tra loro con gli ultrasuoni, vibrazioni così acute da superare la soglia di udibilità umana. Perché tanta fatica? Per farsi sentire nonostante il rumore infernale delle acque torrentizie e delle cascate. Così i maschi possono pubblicizzare la propria virilità e le femmine la loro fertilità senza interferenze. E non è tutto: registrandoli, Peter Narins dell'università della California e Jun-Xian Shen dell'Accademia Cinese delle Scienze di Pechino, hanno anche scoperto che gli ultrasonici aneliti d'amore sono localizzati dalle minuscole rane (35 mm di larghezza) con un'invidiabile precisione "radar". «Da un metro di distanza», spiega Narins, «i maschi riconoscono il suono e sono in grado di raggiungere il suo esatto punto di origine.»