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L'insolita strategia della sfinge del tabacco per difendere le larve

La sfinge del tabacco preferisce deporre le uova su piante già infestate da altri insetti. Ecco perché.

Per gli animali che depongono le uova, la scelta del luogo perfetto è fondamentale. Il discorso vale soprattutto per quelle specie che non si prendono cura della discendenza e devono quindi depositare i loro futuri piccoli in un luogo sicuro, protetto dai predatori ma anche ricco di cibo che permetta lo sviluppo dei nascituri. Esistono infinite strategie per affrontare questa sfida: la sfinge del tabacco, per esempio, una falena diffusa nel continente americano, ha imparato a stare alla larga da tutti i luoghi che puzzano delle feci delle sue conspecifiche, e a evitare quindi alle sue larve di dover competere per il cibo.

Eppure, un gruppo di ricerca del Max Planck Institute ha pubblicato uno studio su Current Biology che sembra in contraddizione con quanto appena detto, almeno a un'analisi superficiale: gli scienziati hanno infatti scoperto che la sfinge del tabacco preferisce deporre le uova su alberi infestati dalla concorrenza.

Sfingi e scarafaggi. La Manduca sexta, questo il nome scientifico della sfinge del tabacco, ha una vita molto complicata. Studi di laboratorio hanno dimostrato che circa il 90% delle larve di questa falena finiscono vittime di una vespa parassita, la Cotesia congregata, la quale trova le sue vittime annusando l'aria in cerca di odori specifici. E proprio quest'ultima considerazione sta alla base della scoperta di cui stiamo parlando.

L'esperimento organizzato dal team di ricerca nasceva per investigare un'ipotesi precisa: cioè che la sfinge del tabacco eviti accuratamente non solo quelle piante dove sono già presenti altre sfingi, ma anche quelle occupate da altri insetti, potenziali concorrenti nella ricerca di cibo. Nello specifico, gli scienziati hanno monitorato alcune piante di Datura wrightii infestate da uno scarafaggio, il Lema daturaphila. E hanno notato che le sfingi del tabacco preferivano deporre le uova proprio su queste piante, ignorando quelle "disabitate".

L'odore del parassita. C'è una ragione dietro questo comportamento apparentemente controintuitivo, e come detto ha a che fare con l'odore. Un'infestazione da Lema, infatti, "dona" alle piante un profumo tutto proprio, che è diverso da quello delle piante infestate dalla sfinge e, in caso di coesistenza, è abbastanza forte da coprirlo. Questo significa che le sfingi del tabacco si preoccupano solo relativamente della concorrenza alimentare, e mettono la sicurezza delle larve al primo posto nella lista delle priorità; e deponendo le uova su piante già occupate da altri insetti, le falene ne mascherano l'odore, tenendo a distanza le vespe parassite.

Il prossimo passo, stando agli autori, sarà capire come mai le piante di Datura emettono odori diversi a seconda dell'insetto che le sta infestando.

13 gennaio 2022 Gabriele Ferrari
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