Chissà che un giorno i droni, oltre a consegnare pasti e pacchi a domicilio, non possano servire anche da guardaspiagge. Quello pilotato da Tom Caska sopra a Killcare, una famosa località balneare della Central Coast australiana, ha "visto" qualcosa che era sfuggito allo sguardo di bagnini e bagnanti.
Guardate la foto: la gigantesca ombra di uno squalo insegue un gruppo di pesci - o di delfini secondo altre fonti - a una cinquantina di metri dalla riva. Poco più in là si allenano, ignari, alcuni surfisti, tra cui anche Andrew Caska, fratello del pilota del drone.
Dimensioni a confronto. Lo scatto è stato pubblicato sulla pagina Facebook del Riptide Bodyboarding Magazine, una rivista dedicata agli appassionati di bodyboard, un tipo di tavola con cui cavalcare l'onda. La tavola più vicina allo squalo, uno Stand-up-paddle (che si manovra stando in piedi come sul surf, ma pagaiando come su una canoa), è lunga 3 metri: immaginate quanto deve essere stato lungo l'animale.
Identità misteriosa. «Andie ha avuto un attacco di cuore quando ha visto la foto» racconta Tom, che ipotizza possa essersi trattato di uno squalo bianco (Carcharodon carcharias) o di uno squalo tigre (Galeocerdo cuvier), due predatori aggressivi e bellissimi che si aggirano in acque basse, con cui è meglio non avere a che fare.
Incontri ravvicinati. Non c'è ancora una conferma della specie esatta, ma nelle ultime settimane ci sono stati diversi avvistamenti di squali lungo la Central Coast, incluso un incontro (finito bene) di un paio di pescatori con un grande squalo bianco sul lago salato Macquarie. Pochi giorni fa Paul Wilcox, 50enne inglese residente in Australia, è stato azzannato da uno squalo nelle acque di Byron Bay, a nord di Sydney, ed è morto per le ferite riportate.