Le specie animali appena scoperte prendono spesso col nome di chi le ha identificate, di famosi biologi, di cantanti e persino di politici. I ragni appena descritti, rinvenuti nello stato di Pará (Brasile), devono invece il proprio nome alla cultura fantasy di alcuni entomologi.
Le sinistre creature che hanno fatto la loro comparsa nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire) di George R.R. Martin, in Harry Potter di J. K. Rowling, ne Il Signore degli Anelli e nel Silmarillion di J. R. R. Tolkien, nei racconti dello scrittore statunitense H.P. Lovecraft o in alcuni popolari libri per bambini hanno ispirato i nomi scientifici di sette nuove specie di ragni del genere Ochyrocera, descritte sulla rivista scientifica ZooKeys.
Al buio. Tutte e sette le nuove specie prediligono l'oscurità delle caverne e possono completare un intero ciclo di vita lontano dalla luce del Sole, nelle grotte ferrose dove sono state scoperte. Curiosamente, però, non presentano gli adattamenti classici delle specie cavernicole, come la totale mancanza di pigmentazione o la perdita della vista. Gli scienziati dell'Instituto Butantan di San Paolo hanno osservato circa 2.000 esemplari adulti dei ragni nell'arco di 5 anni, ottenendo questo strano catalogo.
già sentiti. C'è l'Ochyrocera varys, che prende il nome da Lord Varys, l'eunuco del Trono di Spade (dai racconti di George R. R. Martin) soprannominato "Ragno tessitore" per le trame che riesce a ordire; l'Ochyrocera atlachnacha, che richiama la divinità ragno Atlach-Nacha ideata da Lovecraft; e l'Ochyrocera aragogue che si riferisce ad Aragog, un pericoloso ragno liberato nella Foresta Proibita di Harry Potter.
Due specie si ispirano alle opere di Tolkien: sono l'Ochyrocera laracna, che ricorda Laracna (Shelob), l'essere che attacca Frodo e Sam sulla strada verso Mordor; e l'Ochyrocera ungoliant, che prende il nome da Ungoliant, la madre di Laracna nel Silmarillion. Infine l'Ochyrocera misspider e l'Ochyrocera charlotte richiamano due classici della letteratura per bambini statunitense. Un dato reale, e non di fantasia, è invece che l'aria ricca di biodiversità sia minacciata dalle attività minerarie.