L'estinzione dei dinosauri 65 milioni di anni fa venne seguita da quella che viene spesso chiamata "l'era dei mammiferi": improvvisamente liberi da predatori ben più grossi di loro, i nostri lontani congiunti mammiferi approfittarono della situazione per occupare le nicchie ecologiche lasciate libere e diffondersi in tutto il pianeta. Quello di cui non si parla mai è di quanto anche altri animali sfruttarono l'occasione per dare inizio a una vera e propria esplosione di vita, moltiplicandosi e diversificandosi fino a contare un numero di specie paragonabile a quello dei mammiferi.
La moltiplicazione della specie. Parliamo dei serpenti: in uno studio pubblicato su PLOS Biology, una coppia di ricercatori dell'Università del Michigan dimostra come l'estinzione dei dinosauri abbia dato il via a una accelerazione evolutiva dei serpenti in ogni possibile direzione biologica, che ha moltiplicato le specie grazie soprattutto a una diffusa diversificazione della dieta - adattamento che questi rettili continuano a usare ancora oggi quando arrivano in nuove aree.
Per il loro studio, Michael Grundler e Daniel Rabosky hanno analizzato quello che è successo ai serpenti in seguito all'estinzione K-Pg (o K-T, se preferite la dicitura italiana che sta per Cretaceo-Terziario), quella che ha segnato il passaggio dal Cretaceo al Paleogene, il primo periodo del Cenozoico, cioè l'era geologica nella quale viviamo ancora oggi. I due ricercatori sono partiti da un campione di 882 specie delle quali è stata analizzata la dieta e la storia evolutiva, e hanno poi dato in pasto i dati a un modello matematico, grazie al quale hanno costruito una sequenza temporale che dimostra come le abitudini alimentari di questi serpenti siano cambiate nel corso dei milioni di anni.
Basta con gli insetti! Le prime specie presenti al momento dell'estinzione dei dinosauri si nutrivano esclusivamente di insetti; quelle comparse una volta che la concorrenza è sparita dalla faccia della Terra (letteralmente) hanno invece, con il tempo, incorporato sempre più prede diverse nella loro dieta.
Pesci, uccelli, piccoli mammiferi: con la scomparsa dei dinosauri, i serpenti hanno potuto cominciare a nutrirsi di una gamma sempre più ampia di prede; e anche a specializzarsi nel mangiare singoli animali, così da non pestarsi i piedi (metaforicamente parlando) tra specie diverse. Il risultato di questa moltiplicazione di opportunità portò i serpenti a diversificarsi al punto che oggi ne esiste un numero di specie che è di poco inferiore a quello di tutte le specie di mammiferi.
Ancora oggi. Ovviamente con il passare del tempo le nuove opportunità alimentari si sono ridotte, e l'esplosione dei serpenti ha rallentato; ma, sempre secondo lo studio, la loro capacità di sfruttare occasioni di questo tipo è ancora attuale, come dimostra il fatto che quando una specie di serpente arriva in un luogo inesplorato la prima cosa che fa è andare in cerca di nuovo cibo, adattandosi alla dieta, se serve.